HomePoliticaNubifragio e allagamenti a Rimini, Renzi (Fdi): “Ritardi nell’apertura paratie”

Il capogruppo di Fratelli d'Italia annuncia un'interrogazione: "Il Comune prevede di rifondere i danni a cittadini e commercianti?"


Nubifragio e allagamenti a Rimini, Renzi (Fdi): “Ritardi nell’apertura paratie”


5 Agosto 2024 / Redazione

Dopo gli allagamenti provocati lo scorso sabato da un violento nubifragio abbattutosi sulla città di Rimini, il caogruppo di Fdi Gioenzo Renzi ha annunciato che presenterà un interrogazione in consiglio comunale: “Ci sono stati ritardi – spiega – nell’apertura delle paratie degli scarichi a mare che hanno causato gli allagamenti”:

“Il violento temporale che sabato 03/08/24 si è abbattuto per poco più di un’ora sul Comune di Rimini- scrive Renzi – con 74mm di pioggia, ha creato il rigurgito delle fogne che invece di assorbire l’acqua piovana ha fatto saltare i tombini con la fuoriuscita delle acque nere;  che l’acqua ha invaso numerose strade, i sottopassi, le zone del Centro Storico  con una fiumana d’acqua nera che invadeva  i negozi e i bar in Corso d’Augusto, Via Santa Chiara, ma anche la zona di Marina Centro, come gli alberghi e i garage sotterranei nella zona di Via Tobruk, fino addirittura ad allagare  il piano interrato del Cimitero;   che sono state un centinaio le chiamate ai Vigili del Fuoco”.

Il capogruppo ricorda “che per la sicurezza idraulica del territorio e la salvaguardia della balneazione, sono stati spesi, tra l’altro, 50 milioni di euro SOLO per realizzare in piazzale Kennedy: una vasca di prima pioggia di 14.000 mc, per portare le acque al depuratore, una vasca di laminazione di 25.000 mc per portare le acque al depuratore e/o allo scarico in mare, le tre condotte sottomarine per gli scarichi in mare ad oltre 1 Km dalla costa;  che è stato realizzato ultimamente l’impianto di sollevamento in Via Santa Chiara proprio per evitare i ricorrenti allagamenti della zona; che per ragioni emergenziali sono mantenute in servizio  le attuali “paratie” per gli scarichi in mare della fossa Ausa, Brancona di Torre Pedrera, La Turchia-Viserbella, Foce Marecchia Nord e Sud, Colonnella 1-2 di Bellariva, Rodella-Rivazzurra, Rio Asse-Miramare; che in occasione di precipitazioni meteoriche intense, non si può convogliare al Depuratore tutta la massa d’acqua addotta e pertanto la parte eccedente viene scaricata in mare tramite  l’apertura delle “paratie” o “sfioratori di  piena“ a ridosso della battigia”.

E quindi chiede “se la causa degli allagamenti non siano stati i ritardi nella apertura delle “paratie” per gli scarichi a mare, come si è visto: “infatti all’improvviso, l’acqua ha iniziato a defluire liberando le strade”;

Inoltre, “se la conferma dei suddetti ritardi non risulti confermata dai dati pubblicati da Arpae Emilia-Romagna, tenuto presente che il temporale è scoppiato alle ore 13 e l’apertura delle “paratie” dei nove “scarichi a mare” coincide con il divieto di balneazione:  RIMINI AUSA: data e chiusura della balneazione 3/8/2024 ore 13.47,  riapertura della balneazione 4/8/2024 ore 8.31; Torre Pedrera: chiusura della balneazione 3/8/2024 ore 13.30, riapertura balneazione 4.8.2024 ore 16.16; Viserbella: chiusura balneazione 3-8-2024 ore 13.25 , riapertura balneazione 4/8/2024 ore 13.25; Rimini Foce Marecchia N: chiusura 3/8/2024 ore 13.1, apertura 4/8/2024 ore 10.08; Rimini Foce Marecchia S: chiusura 3/8/2024 ore 13.17, apertura 4/8/2024 10.08: Bellariva Colonnella 1: chiusura 3.8.2024 ore 13.19, apertura 4/8/2024 ore 12.35; Bellariva Colonnella 2: chiusura 3/8/2024 ore 13.30, apertura 4/8/2024 ore 12.04; Rivazzurra-Rodella: chiusura 3/8/2024 ore 13.18, apertura 4/8/2024 ore 11,35; Miramare: chiusura 3/8/2024 ore 13.32, apertura 4/8/2024 ore 17.31″.

E Renzi chiede in conclusione: “Se non sia da sottolineare che il peggiore ritardo nell’apertura delle “paratie”, riscontrato in 47 minuti, riguarda lo scarico a mare di Rimini AUSA, che “copre” l’area dal Centro Storico a Marina Centro, dove si sono verificati i maggiori allagamenti; per quali ragioni il nuovo impianto Santa Chiara non ha ancora risolto il problema degli allagamenti all’incrocio con vicolo Cima; se alla luce dei danni causati dagli allagamenti, per i ritardi nell’apertura degli scarichi a mare, accertati i fatti e le responsabilità, il Comune non debba prevedere di rifondere i danni subiti e documentati dai cittadini e dagli operatori economici”.