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Bignami: "Governo valuta quattro ipotesi di tracciato ma la coesione è un fattore determinante, non ha colore politico"


Nuova Marecchiese, il comitato “Valmarecchia Futura” applaude il viceministro Bignami


15 Maggio 2024 / Redazione

Un teatro gremito ha accolto a Novafeltria l’invito del comitato Valmarecchia Futura ad ascoltare, dalle parole del Viceministro al Ministero Infrastrutture e Trasporti Galeazzo Bignami, un aggiornamento sull’iter che sta compiendo ad ANAS il dossier Marecchiese. Un incontro favorito dal diretto interessamento dei sindaci della Valmarecchia.

 

Presenti in sala anche amministratori del territorio ed esponenti delle province toscane limitrofe. Riportati i saluti della sindaca di Santarcangelo Alice Parma e di Verucchio, Stefania Sabba, impossibilitate a presenziare.

 

In apertura, dopo il saluto del primo cittadino di Novafeltria, Stefano Zanchini, che ha ricordato come quella per la nuova Marecchiese sia una battaglia storica, rinvigorita quando prevalse al referendum popolare l’annessione a Emilia-Romagna e provincia di Rimini dei comuni della Valmarecchia. Una rivendicazione fin qui disattesa e dimenticata, con grave penalizzazione di un territorio ora in difficoltà sotto il profilo demografico, delle competitività delle imprese e della efficienza dei servizi.

 

A seguire, il portavoce del comitato Valmarecchia Futura, Alessio Amantini, ha ripercorso l’attività svolta in questi anni, ricorrendo a dati oggettivi per rappresentare il grave svantaggio sofferto dalla Valmarecchia.

 

“Ci sono comuni che hanno perso 50% della popolazione in cinquant’anni, in vent’anni il 13% delle aziende ha chiuso, sulla strada nell’ultimo triennio si contano 200 feriti e 11 morti, la crisi demografica ha portato alla chiusura di scuole, le colonnine che misurano il PM10 danno segnali preoccupanti pur posizionate ben lontano dalla strada, gli immobili perdono di valore e i servizi alle persone si diradano e perdono di efficacia. Non è una battaglia con un colore politico, ma per la sopravvivenza.

Nel tempo, abbiamo interloquito con tutti gli amministratori e le istituzioni disponibili a farlo per condividere il nostro obiettivo: dimezzare i tempi di percorrenza di una strada che diventi più sicura. Ringraziamo Confindustria Romagna per aver inserito il tema Marecchiese nel suo promemoria ai candidati alle amministrative. Incontreremo ora i candidati a guidare i comuni della Valmarecchia dal 9 giugno e ricercheremo quell’unità che a dire il vero ha un po’ balbettato sin qui”.

 

È stata poi la volta del Viceministro, Galeazzo Bignami.

 

“Sono qui per dare un contributo di chiarezza in una serata che non ha scopi politici, ma quello di condividere con cittadini e amministratori la situazione relativa alla Marecchiese.

Su segnalazione dei sindaci, coi quali ho dialogato sul tema anche grazie l’On. Alice Buonguerrieri, il dossier SS258 è confluito nel Contratto di Programma ANAS, dove vengono considerate le priorità che giungono dalle Regioni. A quanto mi consta la Marecchiese non lo era fino ad ora, ma abbiamo deciso di inserirla per avviare un percorso di conoscenza che arrivasse anche a ipotizzare delle soluzioni, necessaria anche per la successiva fase della progettazione esecutiva.

A settembre 2023 ANAS ha chiesto alla provincia un documento che ci consentisse un’analisi concreta. Lo ha ricevuto con un po’ di ritardo, ma comunque ANAS lo ha recepito e lo sta perfezionando in alcune parti.

L’inserimento nel Contratto di Programma ANAS è stata una decisione necessaria che abbiamo assunto perché dobbiamo confrontarci nel merito e non su pregiudizi. L’alluvione dello scorso anno ci ha insegnato che certi temi, quali il presidio del territorio da parte dell’uomo, sono fondamentali per non rischiare altre tragedie come quella che ha compromesso tante aree.

Su questo sono chiaro, il nostro è un Governo politico e la visione bucolica di un ambiente che si governa da solo non è realistica e non è la nostra. Noi crediamo che sia l’uomo con le sue attività a fungere da guardiano e custode responsabile dei territori.

Ora bisogna accedere alla definizione di un ‘quadro esigenziale’, dal quale si capisca se il territorio ritiene necessaria l’opera. Qui la coesione è un fattore determinante, non ha colore politico, parte dalla gente e arriva agli amministratori. Tutti. Stiamo valutando per ora quattro ipotesi di tracciato, con costi diversi: per approssimazione dai 250 milioni per interventi per lo più sull’esistente a 400 milioni per interventi in variante.

Arriveremo in seguito al Docfap, documento di fattibilità delle alternative progettuali, redatto nel rispetto dei contenuti del quadro esigenziale, il tutto redatto ai sensi del d.lgs. 36/23. ANAS è già stata incaricata di questo e per predisporre la progettazione di base recepirà le indicazioni dei territori.

In definitiva, stiamo raccogliendo tutto ciò che sarà utile a prendere una decisione insieme, la migliore, la più utile alla comunità, per arrivare ad una accurata progettazione, la cui qualità è decisiva per l’efficacia dell’intervento e per spendere al meglio i soldi che sono soldi degli italiani e quindi vanno usati con cura.

Non sono venuto per vendere certezze, ma per raccontarvi esattamente come stanno le cose e ribadisco ancora: la coesione è decisiva, in tante parti d’Italia in questo modo si stanno facendo passi veloci e concreti mentre in altre la disgregazione e il particolarismo politico compromettono il risultato finale”.

 

In chiusura, sollecitato su una soluzione per superare la barriera fisica più ostica, ossia Villa Verucchio, Bignami ha chiosato: “È stato fatto un tunnel sotto la Manica, voglio sperare che si trovi un modo per bypassare Villa Verucchio”.