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Nuovo presidente della provincia, congresso Pd e turismo: un autunno caldo


29 Ottobre 2022 / Maurizio Melucci

Partito Democratico – La Provincia

Leggo sulla stampa locale che il Pd di Rimini ha deciso chi sarà il candidato alla presidenza della Provincia. Si tratta di elezioni di secondo grado (votano solo i consiglieri comunali dei comuni della provincia) e possono essere candidati solo sindaci in carica. La decisione è ricaduta sul sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad. Ottima scelta. Il sindaco del comune capoluogo ha l’autorevolezza e capacità per portare avanti questo incarico. Vi è il solo difetto che nessun organo del Pd ha mai discusso di Provincia. Poteva essere l’occasione per evitare alcune polemiche (sempre lette sui giornali), discutere dell’ente e del suo ruolo. Ma evidentemente per la Federazione del Pd di Rimini convocare gli organi dirigenti è un problema. Ma poi ci sono gli autoconvocati.

Il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad

Partito Democratico – Il congresso e gli autoconvocati

La direzione nazionale del Pd ha deciso venerdì scorso il percorso congressuale. Si concluderà il 12 marzo con le primarie. Il percorso proposto dal segretario uscente Enrico Letta è stato approvato a grande maggioranza con qualche astensione. Dopo poche ore, un gruppo di dirigenti locali della nostra regione ha deciso di autoconvocarsi per il prossimo 5 novembre come segno di protesta contro i tempi troppo lunghi del congresso. Non condivido. Il centrosinistra italiano è uscito “massacrato” dalle elezioni del 25 settembre. Pensare di risolvere tutto con l’ennesimo cambio di segretario come abbiamo fatto negli ultimi anni è una pratica inutile per non dire dannosa. Veltroni, Franceschini, Bersani, Epifani, Renzi, Orfini, Renzi, Martina, Zingaretti, Letta. Nel passato abbiamo eletto reggenti per alcuni mesi. Ora rimane in carica Letta per fare una vera propria operazione costituente della sinistra italiana prima di decidere il nuovo segretario. Non vedo dove sia il problema. Anzi. Tra gli autoconvocati vi sono anche due dirigenti del Pd di Rimini, Giulia Corazzi e Claudia Corsini, entrambe componenti la segreteria provinciale del Pd alle quali consiglio di partecipare alla manifestazione per la pace a Roma, invece di “guardarsi l’ombelico” nell’incontro di Bologna.  Ma in questo caso l’autoconvocazione è l’anticamera di una nuova corrente e il posizionamento di qualche esponente locale.

La ristrutturazione degli alberghi – Il bonus edilizia

Il senatore dei 5Stelle Marco Croatti propone l’estensione del bonus del 110% alle strutture ricettive. Non condivido. Il bonus del 110% ha creato una bolla speculativa enorme, è costato molto e ha permesso di riqualificare meno del 2% del patrimonio immobiliare nazionale. Certo che ha lanciato, per non dire drogato, la ripresa dell’edilizia. Vorrei vedere. Ma non è questo il futuro. Per la riqualificazione energetica e sismica degli edifici servono bonus permanenti sul 70% che riducano la bolla speculativa e diano il tempo necessario per gli interventi senza la corsa di questi mesi. Questo vale anche per gli alberghi. In questo caso, trattandosi di imprese, un bonus del 50-60% sarebbe ampiamente adeguato.

Marco Crottai senatore 5Stelle

La ristrutturazione degli alberghi – La trasformazione in appartamenti

Orfeo Bianchi, noto imprenditore turistico riminese e neoproprietario dell’ex colonia Bolognese, su un quotidiano locale ha dichiarato: “Ci sono trecento hotel fuori mercato a Rimini che non dovrebbero più esserci. Io sono per togliere il vincolo di destinazione alberghiera. È una cosa d’altri tempi, risale al fascismo, e oggi non ha più senso”. Faccio notare che la legge che si occupa della destinazione alberghiera è l’art. 8 della L. 217/1983 (legge quadro sul turismo). Pensare di togliere il vincolo alberghiero significa aprire le porte ad una delle speculazioni immobiliari mai viste sul territorio nazionale e locale. Sono altri gli strumenti con i quali intervenire per riconvertire le strutture ricettive chiuse o fuori mercato. La trasformazione in appartamenti nelle aree ad alta densità turistica crea solo danni: economici, sociali e di servizi.

 

Orfeo Bianchi imprenditore turistico

 

Turismo e la spiaggia chiusa

Siamo in un periodo straordinario per il meteo. A fine ottobre ma con temperature da estate. A Rimini si è aperto il dibattito sugli stabilimenti balneari chiusi nonostante tanta gente ancora in spiaggia. I concessionari di spiaggia rispondono che “le strutture esistenti non consentono di tenere aperti dopo una certa data. Serve un piano urbanistico adeguato”. Faccio notare che esiste già un piano urbanistico adeguato e si chiama Piano dell’Arenile. Gli attuali concessionari vi si sono sempre opposti, non investendo nell’innovazione. Anche per questa ragione auspico i bandi per le concessioni. Mettere nelle condizioni chi vuole investire di poterlo fare.

Maurizio Melucci


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