Omicidio di Pierina, sabato i funerali alla sala del Regno dei Testimoni di Geova
12 Ottobre 2023 / Redazione
Si terranno sabato alle 10 alla sala del Regno dei Testimoni di Geova di Rimini i funerali di Pierina Paganelli, la 78enne uccisa martedì 3 ottobre con 17 coltellate nel piano interrato del condominio in cui viveva in Via Del Ciclamino a Ca’ Acquabona.
Come spiegato in una lettera diffusa dai figli, i familiari sono affranti dal dolore. “Ci piacerebbe tanto piangere nostra madre, ma al momento non ci è possibile. Sono passati giorni ormai, ma non riusciamo ancora ad accettare che la donna di cui parlano tutti i notiziari e i giornali sia la mamma. Sentirla chiamare anziana, poi, ci strappa addirittura un piccolo sorriso. Sì, gli anni, quelli, non te li toglie nessuno, ma la mamma era una persona dinamica, piena di amicizie profonde e sempre impegnata in mille attività e passioni. Era quasi impossibile tenere il suo passo”.
Sui alcuni familiari si concentrano ancora le indagini della Polizia di Stato coordinata dal pm Daniele Paci. E’ stata interrogata a più riprese la nuora, Manuela Bianchi, cha spiegato di aver rinvenuto il cadavere la mattina dell’4 ottobre. Interrogato anche il consuocero di Pierina, madre di Manuela Bianchi a cui erano stati sequestrati e subito dopo dissequestrati garage e appartamento.
Accertamenti anche sull’amante di Manuela Bianchi, presentatosi con alcune ferite a suo dire provocate da una caduta dallo scooter. E poi Loris Bianchi, il fratello di Manuela. Ha raccontato di aver cenato con la sorella la cena dell’omicidio e fatto dichiarazioni per molti ambigue alle telecamere di Chi l’ha visto? “Ero a cena a casa di Manuela, lei stessa mi ha mandato delle foto e mi ha detto che ero lì fino alle 23”.
L’omicidio stando ai risultati dell’autopsia sarebbe avvenuto tra le 22.30 e le 22.45. Nessuno ne condominio ha visto o sentito niente. Pierina Paganelli è stata colta in agguato di ritorno da una serata trascorsa con il gruppo di preghiera dei Testimoni di Geova. Quattro le coltellate fatali, le prime, seguite da altri 13 fendenti. L’assassino avrebbe poi strappato gonna e sottoveste alla vittima, forse per simulare una violenza sessuale.
Intanto non risultano iscritti al registro degli indagati da parte della Procura. Escluso solo il movente della rapina, ogni altra pista e aperta, ma le indagini proseguono con il massimo riserbo e appare assai complicato ipotizzare qualsiasi movente, in primis quello di natura economica.