Home___aperturaPierina, sequestrato il telefono della nipote. Sangue sui pantaloni della nuora

Ancora nessun indagato ma le indagini sui famigliari fanno passi avanti


Pierina, sequestrato il telefono della nipote. Sangue sui pantaloni della nuora


28 Ottobre 2023 / Redazione

Non ci sono ancora indagati per la morte di Pierina Paganelli, la 78enne uccisa con 27 coltellate la sera del 3 ottobre a Rimini in via del Ciclamino. Eppure le indagini fanno passi avanti. Nelle scorse ore è stato sequestrato lo smartphone della nipote della vittima, una ragazza di sedici anni, figlia della nuora Manuela Bianchi che la sera del delitto si trovava a casa sua, a cena con il fratello Loris Bianchi.  Ovvero nel condominio in cui alle 22.10 si è consumato il delitto. E spuntano tracce di sangue sui pantaloni di Manuela Bianchi

Ebbene durante il primo interrogatorio la ragazza aveva spiegato agli inquirenti – il pm Daniele Paci e gli agenti della Polizia di Stato – di aver visto uscire Loris Bianchi proprio alle 22.10. Poi aveva ritrattato, spiegando che la versione corretta era quella fornita dalla madre Manuela. La nuora di Pierina Paganelli aveva raccontato un’altra storia: il fratello Loris era uscito alle 22.50 e per dimostrarlo aveva anche portato con sè alcune foto scattate con il telefono ben dopo le 22.10.

La giovane, stando a quanto si apprende, aveva passato gran parte della serata da sola con smartphone a portata di mano. Gli inquirenti sperano che dal telefono possano saltare fuori elementi utili allo sviluppo delle indagini, a partire dal primo racconto della vittima che aveva spiegato che Loris era uscito all’orario “sospetto” delle 22.10.

Gli inquirenti si stanno concentrando sempre di più sulla cerchia familiare di Pierina e in particolare su Manuela e Loris Bianchi, oltre che sull’amante di lei Louis Dassilva, vicino di casa di Manuela e quindi di Pierina. A loro hanno prelevato dna e impronte digitali. A Roma sono in corso analisi su questi campioni così come sulle tracce di sangue rinvenute nel seminterrato in cui è stato commesso il delitto e a casa di Duilio Bianchi su alcuni fazzoletti e asciugamani sequestrati in un appartamento spesso frequentato da Loris Bianchi.