Home___primopianoOmicidio Pierina, sentiti in Questura la nipote e il cugino della nuora

Nessuna nuova svolta per ora, ma continuano le indagini


Omicidio Pierina, sentiti in Questura la nipote e il cugino della nuora


17 Giugno 2024 / Redazione

Si continua ad indagare sulla morte di Pierina Paganelli, la 78enne uccisa a Rimini in via del Ciclamino la sera del 3 ottobre del 2023, con 27 coltellate nel seminterrato del condominio in cui viveva.

Dopo l’iscrizione del vicino Louis Dassilva al registro degli indagati non è tempo di nuove svolte nel giallo ma di nuovi interrogatori. Nella mattinata di oggi è stata sentita la nipote della vittima, di 16 anni che la sera del delitto era con la madre Manuela Bianchi e con lo zio Loris, ospite a cena, in un altro appartamento vicino a quello di Pierina. La giovane era già stata sentita in Questura e al centro del colloquio potrebbe esserci stato il ruolo di Loris Bianchi

Dal primo racconto reso dalla ragazza alle orecchie degli inquirenti, il pm Daniele Paci e la squadra mobile, era emerso un dettaglio non da poco:  lo zio sarebbe uscito di casa poco dopo alle 22.10 per poi rientrare dopo pochi minuti. Lo stesso del delitto, che avvenne proprio alle 22.10 come risulta dalle registrazioni – solo audio – di una videocamera di sicurezza installata in un box garage nel piano interrato del condominio in cui viveva la vittima a pochi passi dal punto esatto in cui fu accoltellata.

In un secondo momento, però, la sedicenne aveva ritrattato tutto, spiegando di essersi sbagliata nella ricostruzione della serata.

Dovrebbero essere sentiti a breve – e non escluso siano già stati ascoltati – due vicini della vittima, che abitano al piano inferiore nel condominio di via del Ciclamino e che per primi erano accorsi nel seminterrato dopo l’allarme lanciato da Manuela Bianchi nella mattinata del 4 ottobre, quando disse di aver rinvenuto il cadavere della suocera.

Già sentito invece un cugino di Manuela, che era stato molto vicino alla famiglia quando il marito, nonché figlio di Pierina, Giuliano Saponi, era stato ricoverato in seguito ad un brutto incidente, assai misterioso: la mattina del 7 maggio, cinque mesi prima del delitto di Pierina, Saponi era stato investito da un pirata della strada mentre andava in bici a lavoro.

Al centro della vicenda, resta comunque la relazione extraconiugale tra Dassilva e Manuela Bianchi, sposata come è noto con Giuliano Saponi, il figlio di Pierina che all’epoca del delitto si trovava ancora in ospedale. Come è noto Dassilva è un altro vicino di Pierina Paganelli, residente in via del Ciclamino è sposato con Valeria Bertolucci. Per quella relazione extraconiugale, all’indomani dell’omicidio Manuela Bianchi sarebbe stata “giudicata” da un gruppo di Testimoni di Geova, il credo a cui lei, Pierina e molti loro familiari avevano aderito da tempo.

Come è noto, dopo l’indagine per omicidio su Dassilva, sono stati rimandati gli accertamenti irripetibili sulle tracce biologiche dalle quali potrebbe emergere l’identità del killer di Pierina Paganelli, la 78enne assassinata il 3 ottobre a Rimini. Dovevano tenersi l’11 giugno ad Ancona, nel laboratorio medico legale della dottoressa Loredana Buscemi, incaricata della relazione autoptica, i primi test su tutte le tracce rinvenute sul cadavere, sui vestiti e sugli oggetti personali e poi il 13 dello stesso mese a Roma, e prevedevano la comparazione con il dna prelevato a Louis Dassilva, il vicino di casa della vittima. Va premesso che Dassilva è stato indagato proprio per permettere questo tipo di accertamenti.

Il difensore l’avvocato Riario Fabbri con la consulenza criminologa Roberta Bruzzone ha però presentato un’istanza di incidente probatorio: in sintesi gli accertamenti saranno fatti ma più avanti, dopo una udienza specifica e su provvedimento del gip.

A Louis Dassilva sono stati sequestrati un  bisturi e un coltello ma anche campionature di presunta sostanza ematica rinvenute sulle ante del bagno, alcuni pantaloni sporchi di macchie scure e un paio di scarpe.