Operazione Cheope per la vendita piramidale degli integratori: assolti i 13 imputati
12 Giugno 2024 / Redazione
Un’attività di vendita con una struttura piramidale composta da circa 12mila persone e gestita da una società operativa sul mercato italiano degli integratori alimentari, la Vi Italia finita nel mirino dalla Guardia di Finanza che aveva denunciato 13 persone tutte incensurate: furono indagati due sono cittadini sammarinesi (tra cui la figura di vertice), uno è originario di Roma, un altro di Foggia e infine due romagnoli di Cesena e Rimini e un cittadino pesarese. Le Fiamme Gialle, su disposizione del Gip della Procura di Rimini sequestrarono 7,3 milioni di euro, considerati il profitto delle vendite piramidali.
A distanza di più di due anni da quell’operazione, ribattezzata “Cheope” il Tribunale di Rimini tutti e tredici gli indagati, dieci dei quali difesi dall’avvocato ed ex assessore Moreno Maresi.
Tempo fa il provvedimento di sequestro era già stato revocato dal Tribunale del Riesame.
Dagli accertamenti svolti, è infatti risultato che le attività della società Vi Italia erano del tutto legittime è che i profitti (sequestrati) derivavano in realtà dalla vendita stessa degli integratori e non dalla struttura piramidale.