HomePoliticaOspedale Novafeltria, Raffaelli (Lega): “Donini offende il sindaco”

E l'onorevole Morrone: "Il Governo Meloni è il primo da anni ad aumentare i fondi alla sanità pubblica"


Ospedale Novafeltria, Raffaelli (Lega): “Donini offende il sindaco”


18 Gennaio 2024 / Redazione

“Così non va. L’atteggiamento e le dichiarazioni dell’assessore regionale alla Salute Raffaele Donini e del direttore generale dell’Ausl Romagna Tiziano Carradori sono risultati offensivi e inaccettabili, quando non dettati dalla solita propaganda per nascondere i grandi deficit della sanità romagnola. Non ci sono state risposte chiare agli interrogativi della collettività, né dati certi, solo il solito fumo”.
A parlare è Elena Raffaelli segretario provinciale della Lega di Rimini che ha partecipato all’incontro di mercoledì 17 gennaio a Novafeltria sull’apertura del CAU insieme al consigliere regionale Daniele Marchetti, responsabile del settore Sanità della Lega Romagna, a Loriano Cicconi, segretario comunale della Lega, e a Morena Toni, assessore della prima Giunta Zanchini.

“Ciò che è emerso rappresenta l’esatto opposto dei desiderata dei residenti locali e del Comitato ‘Giù le mani dall’ospedale di Novafeltria’, ovvero la ristrutturazione dell’ospedale Sacra Famiglia e la conversione in Pronto soccorso del Punto di primo intervento (PPI), – commentano Raffaelli e Marchetti – richieste che la Lega sostiene da sempre e su cui Donini e Carradori hanno sorvolato. Evidente che gli obiettivi della riforma dell’emergenza/urgenza calati dall’alto dalla Regione sono diversi, sbagliati e penalizzanti per il territorio. I nuovi CAU non possono sostituire i Pronto soccorso, né devono depotenziare i punti di continuità assistenziale presenti capillarmente sul territorio. Al contrario, l’obiettivo non dichiarato di Donini e della Regione è proprio questo: insediare il CAU, depotenziare gradualmente il PPI e negare il PS. Un errore strategico che penalizzerà l’intero territorio. La Romagna ancora una volta viene trattata come una cavia da laboratorio, nè alla Giunta Bonaccini interessa potenziare i servizi nelle aree cosiddette disagiate per evitare il grave rischio spopolamento”.

“Deploro l’atteggiamento di Donini – incalza Raffaelli – anche quando si è permesso di rivolgere critiche sprezzanti e non veritiere al sindaco Stefano Zanchini che certamente per professione può parlare di sanità a ragion veduta e da sempre è in prima linea per difendere il PPI. Al sindaco rinnovo la solidarietà della Lega e la certezza che potrà contare sulla nostra collaborazione anche se non abbiamo più rappresentanti in Giunta o in Consiglio comunale. Questa è per noi una battaglia di civiltà, ma anche di verità”.

Tagliente il commento del parlamentare Jacopo Morrone, segretario della Lega Romagna, informato delle performance di Donini.
“Invece di ascoltare le preoccupazioni e i suggerimenti di cittadini e operatori della sanità, Donini preferisce fare propaganda politica falsificando la realtà. La verità è che il Governo Meloni è il primo da anni ad aumentare i fondi alla sanità pubblica prevedendo, nella manovra finanziaria, 3 miliardi di euro in più per il Fondo sanitario nazionale per il 2024, 4 miliardi per il 2025 e 4,2 miliardi dall’anno 2026. Risorse che sono indirizzate, tra l’altro, a potenziare la spesa territoriale, all’abbattimento delle liste di attesa e al rinnovo dei contratti”.