HomeEconomia e LavoroOsservatorio Idealista: “Rimini la provincia con gli affitti più cari d’Italia”

Il portale immobiliare registra un aumento annuo del 77.3% dovuto soprattutto a contratti brevi per turismo e lavoro


Osservatorio Idealista: “Rimini la provincia con gli affitti più cari d’Italia”


6 Gennaio 2023 / Redazione

In Italia, gli affitti delle case nel 2022 hanno visto aumenti del 3,5% con un prezzo medio che si attesta è di 11,4 euro al metro quadro. Le variazioni positive si sono verificate in tutte le regioni, ad eccezione del Lazio (-1,1%) mentre crescono a due cifre Bologna (12,5%), Torino (12,4%), Genova (12,2%) Milano (11,2%) e Firenze (11%).

Anche per quanto riguarda l’andamento provinciale prevale una tendenza nettamente rialzista in ben 92 delle 106 aree monitorate, con una forte volatilità dei valori, specialmente nei territori a forte propensione all’affitto breve per turismo o per lavoro. Così si spiegano le variazioni di Belluno (88,4%), Rimini (77,3%) e Bolzano (50,7%), dove l’offerta esigua gonfia le richieste dei proprietari. Incrementi a doppia cifra per altre 36 province, tra il 25,7% di Campobasso e il 10% di Arezzo. All’opposto, Grosseto (-20,4%) e Udine (-22,2%) guidano i ribassi delle restanti 14 province.

Secondo il report, Rimini (26,8 euro/m²) è la provincia con gli affitti più cari d’Italia, davanti a Belluno (22,9 euro/m²) e Ravenna (21,4 euro/m²). Prezzi sopra alla media italiana in 14 province compresi tra i 21,1 euro al metro quadro di Bolzano e i 12,3 di Brescia. All’opposto, le aree provinciali più economiche per l’affitto risultano essere Enna (4,5 euro/m 2 ) e Caltanissetta (4,8 euro/m 2), che precedono Isernia e Avellino, rispettivamente con 5,2 e 5,3 euro mensili.

E’ quanto di evince dall’ultimo report pubblicato dal portale immobiliare Idealista. Mentre risultano essere negative sia la variazione del quarto e ultimo trimestre dell’anno (-5%), che quella relativa al mese di dicembre (-0,5%). Secondo Vincenzo De Tommaso, responsabile dell’Ufficio Studi di idealista, “nel 2022 si è accentuato lo squilibrio tra la domanda e offerta nel settore delle locazioni residenziali. Mancanza di stock abitativo disponibile e inflazione hanno spinto i prezzi alle stelle, con rialzi a doppia cifra in molti principali mercati come Milano, Bologna, Firenze, Genova e Torino”. Meno abitazioni e più clienti, analizza, “hanno come conseguenza le forti tensioni sui prezzi, anche se, nell’ultima parte dell’anno, c’è stato un rallentamento forse dovuto al fatto che, all’attuale livello dei prezzi, insieme all’inflazione che riduce le possibilità di pagamento degli inquilini, il livello massimo potrebbe già essere stato raggiunto”. Una tendenza questa che, se confermata, “potrebbe congelare i prezzi degli affitti in alcune zone nel 2023, un’annata che si prospetta difficile per la locazione, complici anche i tassi d’interesse sempre più alti che inducono molti giovani a esitare con l’acquisto di una casa optando per la locazione”.

Nella maggior parte dei capoluoghi italiani – 71 centri su 87 monitorati – la crescita avanza, con incrementi a doppia cifra in ben 27 città, dai piccoli centri come Potenza (22,4%), Catanzaro (19,1%) e Verbania (18,5%), che guidano i rialzi registrati negli ultimi 12 mesi, ai mercati di punta per la locazione residenziale come Venezia (17,4%), Bologna (12,5%), Torino (12,4%), Genova (12,3%), Milano (11,2%) e Firenze (11%). Aumenti comunque superiori alla media del periodo anche per Roma (6,8%), Napoli (6,1%) e Palermo (4,1%). All’opposto del ranking, le contrazioni maggiori toccano a Ravenna (-7,2%), Cuneo (-6,4%) e Biella (-2,9%).

Milano si conferma anche nel 2022 la regina dei prezzi di affitto con i suoi 21 euro al metro quadro, toccando il massimo storico da quando l’indice di idealista è stato introdotto (2012). La seguono Venezia (17,6 euro/m 2 ), Firenze (16,3%) e Bologna (15,8 euro/m 2 ). Roma (14 euro/m 2 ) e Napoli (12 euro/m 2 ) si attestano al quinto e all’ottavo gradino del ranking. Sul versante opposto, i capoluoghi più economici dove affittare casa in Italia risultano essere Caltanissetta (4,3 euro/m 2 ), Vibo Valentia (4,4 euro/m 2 ) e Biella (5,7 euro/m 2 ). Il trend positivo delle quotazioni immobiliari investe quasi tutte le regioni italiane, fatta eccezione del Lazio, dove i prezzi delle locazioni sono calati dell’1,1% nell’ultimo anno. I maggiori aumenti interessano Emilia-Romagna (31,2%), Trentino-Alto Adige (25,2%) e Molise (21,2%). Le altre regioni segnano variazioni contenute tra il 9% della Valle d’Aosta e lo 0,8% dell’Umbria.

La Lombardia (15,2 euro/m²) è la regione dove il costo per l’affitto è più elevato, seguita da Trentino-Alto Adige (5,1 euro/m²) e Valle d’Aosta (14,8 euro/m²). Valori superiori alla media nazionale anche per Emilia-Romagna (4 euro/m 2), Toscana (13,9 euro/m 2 ) e Lazio (12 euro/m 2 ). Tutte le altre regioni si attestano su prezzi inferiori alla media nazionale di 11,4 euro mensili, dai 10,9 della Liguria, a ridursi fino ai 6,5 euro di Molise e Umbria, le regioni più convenienti per la locazione di un immobile.

L’indice dei prezzi degli immobili idealista Per la realizzazione dell’indice dei prezzi degli immobili di idealista vengono analizzati i prezzi di offerta basati sui metri quadri costruiti (a corpo) pubblicati dagli inserzionisti della piattaforma. Le inserzioni atipiche e le inserzioni con prezzi fuori mercato vengono eliminate dalle statistiche. Includiamo la tipologia di case unifamiliari (ville) e scartiamo immobili di qualsiasi tipologia che non hanno ottenuto interazioni da parte degli utenti per molto tempo. I dati finali vengono generati utilizzando la mediana di tutte le inserzioni valide in ciascun mercato.

(Agenzia DIRE)