HomeAmbientePale eoliche a Badia Tedalda, la Regione Emilia Romagna conferma la bocciatura

Nadia Rossi ha chiesto un aggiornamento alla Regione. Priolo: "Noi contrari, ci batteremo in ogni sede"


Pale eoliche a Badia Tedalda, la Regione Emilia Romagna conferma la bocciatura


28 Febbraio 2024 / Redazione

La Regione Emilia-Romagna conferma il parere contrario all’impianto eolico “Badia del Vento” previsto nel Comune di Badia Tedalda (Arezzo): bocciatura che serve per tutelare a livello paesaggistico-ambientale e idrogeologico il territorio tra la Regione Emilia-Romagna e la Regione Toscana

A chiedere un aggiornamento dell’approccio della Regione al tema è, in un’interrogazione, Nadia Rossi (Pd) che ricorda come le Soprintendenze, sia quella toscana che quella romagnola, le province di Rimini e Forlì-Cesena, l’Unione dei Comuni della Valmarecchia, il Comune di Casteldelci abbiano dato parere contrario: un intero territorio – comprese le tante associazioni di categoria – si è espresso negativamente su questo impianto. “Nessuno è contro l’energia eolica o altre fonti di rinnovabili, ma al contempo va preservata una zona fragile, a forte rischio di dissesto idrogeologico, come dimostrato durante l’alluvione 2023. Il progetto in questione, inoltre, impatterebbe fortemente sul patrimonio storico e culturale del territorio”, spiega Rossi che ricorda come si stia parlando di una struttura composta di “torri” alte da 180 a 200 metri e larghe 22 metri di diametro che sorgerebbe a soli 500 metri dal centro di Casteldelci e in un’area dove ci sono 39 edifici tutelati oltre a 25 nuclei storici e 8 aree tutelate come il Parco Sasso Simone e Simoncello.”

“Siamo a favore degli impianti eolici, tanto che ne stiamo realizzando due off shore al largo di Ravenna, ma in questo caso visto l’impatto negativo che avrebbe sul territorio, la Regione Emilia-Romagna reputa l’impianto proposto a Badia incompatibile con la tutela dell’ambiente, lo abbiamo ripetuto in tutte le sedi ufficiali, da ultimo nell’incontro del 24 gennaio scorso con la Regione Toscana durante il quale sono emerse tutte le contrarietà di Comuni, Unioni di Comuni, Soprintendenze: personalmente ne ho parlato anche con il ministro dell’Ambiente al quale ho chiesto norme statali perché in situazioni simili serva un’intesa preventiva”, spiega la vicepresidente e assessore all’Ambiente Irene Priolo che ricorda come “la società proponente dell’impianto ha avuto 30 giorni per presentare le sue controdeduzioni alle motivazioni di bocciatura, confermo però che la Regione Emilia-Romagna si batterà in tutte le sedi contro questo impianto”.

Parole alla luce delle quali Rossi ribadisce l’importanza di un impegno per un contrasto netto della Regione all’impianto eolico toscano che “trova la contrarietà di tutti i soggetti interessati perché compromette da ogni punto di vista il territorio: dal patrimonio culturale all’ambiente, alla sicurezza e all’equilibrio idrogeologico. Allo stesso tempo è necessario proporre al governo, come sostenuto dalla vicepresidente Priolo, l’inserimento all’interno del decreto aree idonee di accordi tra Regioni per realizzare opere come quella di cui stiamo parlando. E, aggiungo, la necessità di rendere vincolanti i pareri dei soggetti coinvolti nelle aree confinanti all’installazione degli impianti. Nell’interesse dei territori e delle comunità”.