HomePoliticaPD Bellaria: “Gelso Sport chiuso dal 2022. La delibera di indirizzo della Giunta? Fumo negli occhi”

Una struttura polifunzionale abbandonata a se stessa. Pd: "Il Comune lo acquisti usando l’avanzo di bilancio!”


PD Bellaria: “Gelso Sport chiuso dal 2022. La delibera di indirizzo della Giunta? Fumo negli occhi”


24 Maggio 2024 / Redazione

Il Gelso Sport è chiuso dal 2022. Il Partito Democratico di Bellaria chiede al Comune di intervenire in qualche modo per salvare l’impianto: “Il Gelso Sport – importante struttura con piscine, palestre, ambulatori medici, centro fisioterapico, termarium, bar, spazio eventi e un parco – è chiuso dal 21 luglio 2022 – si legge nel comunicato del Pd di Bellaria -. Dopo due anni, a poche settimane dalle elezioni, il Comune fa una “delibera di indirizzo” per “verificare se vi siano le condizioni per avviare un percorso finalizzato all’acquisizione in capo al Comune della disponibilità del Gelso Sport”. Effettuata questa “verifica” e ammesso che “vi siano le condizioni” il Comune potrebbe, eventualmente, acquistare il Gelso usando l’avanzo di bilancio.

La delibera di Giunta è priva di qualunque effetto pratico e, anzi, mette in luce contraddizioni e responsabilità del sindaco il quale, un anno fa, rispondeva al consigliere Pd Andrea Silvagni con queste parole: “Le procedure di acquisizione per un Comune sono molto complicate”. Questo a causa di un contenzioso tra Rev gestione crediti Spa (non un fondo di investimento, come è scritto nella delibera) per una controversia privatistica con la società che gestiva l’impianto. Quel contenzioso non si è risolto ma, ora, l’Amministrazione comunale ha trovato la chiave per una immaginifica delibera che è solo fumo negli occhi degli elettori. In sostanza il Comune ha innescato un cortocircuito in due mosse: un anno fa il sindaco liquidò come irrealizzabile la proposta del consigliere PD Silvagni che adesso, in condizioni diverse, la giunta fa propria.

Per mesi e mesi, nonostante le segnalazioni individuali e il tam tam sui social – continua la nota – nessuna autorità ha prestato attenzione ai pericoli che correva l’impianto, la cui devastazione è iniziata subito dopo la chiusura, resa possibile dall’assoluta mancanza di controlli e dalla disattivazione delle utenze che hanno mandato fuori uso l’impianto di allarme. Dalla delibera di indirizzo si apprende che il primo sopralluogo effettuato dalla polizia municipale risale al 26 marzo 2023, ben otto mesi dopo la chiusura! Eppure chiunque poteva immaginare cosa stesse succedendo all’interno del Gelso in cui è stato vandalizzato ogni bene e rubate le attrezzature. 

A due anni di distanza, del Gelso restano di fatto i muri, come è stato documentato da due youtuber il cui video, drammatico, circola da tempo in rete e viene perfino citato nella delibera.

C’è poi da sottolineare che l’impianto, privo di energia elettrica, non ha in funzione le pompe, che il seminterrato allagato è un incubatore di zanzare, che le vasche svuotate senza la controspinta stabilizzatrice dell’acqua sulle pareti sono verosimilmente compromesse.

La coalizione “Uniti per cambiare”, che candida sindaco Ugo Baldassarri, ritiene che occorra fare di tutto per restituire alla città l’impianto attraverso procedure chiare, trasparenti, credibili” – conclude il comunicato.