PD Bellaria: “Monumento alla Resistenza distrutto, ferita mai sanata”
23 Aprile 2024 / Redazione
“Giovedì si celebra il 79° Anniversario della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo e, come sempre, il Pd di Bellaria-Igea Marina invita i propri iscritti e militanti a partecipare alla celebrazione istituzionale che, alle 10, partirà davanti al Comune con un corteo che giungerà davanti alla Biblioteca comunale.
“L’anniversario – scrive in una nota il Partito Democratico di Bellaria Igea Marina – cade in un momento particolarmente delicato per la vita della Repubblica nata dalla Resistenza. Il fascismo si sta manifestando in forme nuove, a iniziare da una asfissiante censura verso ogni forma di dissenso. Ultimo il caso Scurati, cui la Rai ha impedito di pronunciare un monologo sull’antifascismo. A Bellaria-Igea Marina, governata da 15 anni da una destra abbastanza inconcludente è ancora aperta la ferita della distruzione, avvenuta esattamente dieci anni fa per iniziativa della prima giunta Ceccarelli, del monumento alla Resistenza “Passatopresente” di Luigi Poiaghi. Era l’opera, di alto valore culturale, di un artista noto e apprezzato. Si è trattato di uno sfregio provocatorio alla storia, una vera e propria barbarie ai danni di un monumento che rappresentava un bene comune, scelto nel 1979 da un’apposita commissione e accettato all’unanimità dal Consiglio comunale”.
“L’attuale sindaco nel suo consueto ecumenismo, in qualche occasione ha promesso che avrebbe sanato quella ferita, senza peraltro mai spiegare come. Ovviamente nulla è successo, i pezzi di “Passatopresente” giacciono, forse, in un magazzino e al suo posto è rimasto un basamento sovrastato da bandiere, in una improbabile composizione estetica. Il Pd ricorda che i primi due sindaci di Bellaria-Igea Marina, gli amati e compianti Nino Vasini e Odo Fantini – conclude la nota – furono partigiani che diedero un significativo contributo alla liberazione del paese, allora frazione di Rimini. Successivamente Vasini e Fantini divennero protagonisti del movimento che rivendicò e ottenne l’autonomia comunale e inaugurarono una stagione di crescita all’insegna della coesione sociale e del reciproco rispetto”.
(Nell’immagine in apertura: “Passatopresente”, il monumento di Luigi Poiaghi distrutto 10 anni fa)