Home___primopianoPetitti: “Incrementare almeno del 20% il Fondo per la non autosufficienza per rispondere a tutte le famiglie”

"Ogni famiglia, senza distinzione di reddito e residenza, ha diritto a servizi e assistenza per i propri cari"


Petitti: “Incrementare almeno del 20% il Fondo per la non autosufficienza per rispondere a tutte le famiglie”


21 Ottobre 2024 / Redazione

“Crescono gli anziani in Romagna e a Rimini, dove doppiano i giovani, e con l’aumento dell’età media, in proporzione, cresce il bisogno di aiuto, che ora è per lo più sulle spalle delle famiglie. Se l’aumento degli over 75 (152 mila quelli che vivono in tutta la Romagna) prosegue con stime medie vicine al 25%, serve ridisegnare il sistema di welfare, con forme più flessibili di servizio e, soprattutto, con l’adeguamento delle risorse con un incremento almeno del 20%.

Nella provincia di Rimini circa 40 milioni investiti grazie alla partecipazione del Fondo Regionale per la non autosufficienza in aggiunta a quello Nazionale”

“Tutte le famigliespiega Emma Petittidevono poter avere risposta ai bisogni dei loro cari, a prescindere dal reddito e dal luogo di residenza”.

Con l’aumento dell’età media aumentano dunque le prospettive di vita in condizioni di non autosufficienza per una fascia sempre più ampia di popolazione residente. Un quadro che, all’interno del sistema di welfare italiano, si traduce in una incombenza di bisogni di assistenza che continua ad essere, in larghissima parte, fornita dai familiari.

“È una situazione – continua Petitti – che ognuno di noi vive almeno una volta nella propria famiglia. Grazie ad alcuni interventi diretti e fondi dedicati dalla Regione, in aggiunta a quelli nazionali, per chi abita in Emilia-Romagna la situazione è certamente migliore di altre, ma non basta. La Regione Emilia-Romagna ha ad esempio investito sul Fondo per la non autosufficienza, oltre che specificatamente sul sostegno della figura del caregiver per supportare il mantenimento a domicilio della persona anziana e non autosufficiente. Ma il bisogno cresce e, per rispondere a questo incremento, si renderà necessario aumentare il Fondo per la non autosufficienza di, almeno, il 20%,  per rendere questi servizi accessibili a tutte e tutti, a prescindere dal proprio reddito e dalla propria residenza. Spesso, infatti, a subire i disagi maggiori sono le cittadine e i cittadini dei borghi e dei paesi più lontani dai grandi centri, dove sono più concentrate le strutture, i servizi, le opportunità”.