HomePoliticaPetrucci Pd su ex questura: “Bravo il sindaco a mediare con la proprietà”

Previsti 17.200mq di appartamenti e 5mila mq di commerco e logistica


Petrucci Pd su ex questura: “Bravo il sindaco a mediare con la proprietà”


3 Luglio 2024 / Redazione

Il capogruppo del Pd in consiglio comunale commenta l’approvazione dell’accordo di programma sull’ex questura di via Ugo Bassi.
“Fino a qualche mese fa era del tutto impensabile che, all’inizio di questa estate, potessimo ritrovarci in Aula per mettere la parola fine ad una delle pagine più vergognose e tristi della storia recente di Rimini. Ed invece nel corso della seduta consiliare di ieri (martedì due luglio), abbiamo approvato l’accordo tra il Comune di Rimini e la società Ariminum Sviluppo Immobiliare per l’attuazione dell’intervento di riqualificazione e rigenerazione urbana inerente all’area che ospita il fatiscente stabile dell’ex Questura di Via Ugo Bassi.
Due soggetti possono prendersi a pieno i meriti di questa operazione. Da una parte c’è il privato investitore. Infatti quando esiste una società che decide di accettare il rischio di impresa, e risolve un problema collettivo grosso 27mila metri quadri, bisogna riconoscerne il merito. Soprattutto in tempi in cui non è facile investire, alla luce di un contesto internazionale drammatico ed instabile. So benissimo che la mia può apparire piaggeria, perché anche io in prima persona sono stato oggetto di polemica, ma non lo è. Perché da riminese sono certo che stiamo vivendo un momento di festa.
Quindi mettiamo fine alle polemiche degli ultimi due anni e seppelliamole sotto le macerie del mostro di via Ugo Bassi. Se da una parte di sono i meriti del privato, dall’altra ci sono i meriti di un Sindaco che non sta sbagliando un solo passaggio amministrativo.
Inutile elencare i risultati positivi che sta inanellando perché, tanto, solo i prevenuti non se ne accorgono.
E su un punto sostanziale il Sindaco ha fatto chiarezza fin da subito sulla vicenda: vi sono investimenti privati che possono concorrere a realizzare l’interesse pubblico (e quando questo avviene è un bene) ma l’interesse pubblico non può essere comprato come una qualsiasi merce. Si chiama negoziazione ed è la condizione per tenere conto degli interessi più complessivi di una comunità. Sarebbe stato semplice accettare a scatola chiusa qualsiasi proposta pur di eliminare in tempi rapidi il gigante problema dell’ex Questura.
Il Sindaco ha invece scelto la strada più difficile ma più utile: ponendo dei paletti, con cui definire il perimetro entro il quale il progetto rappresenta davvero le necessità di Rimini per quel quadrante di città. E noi a questo Sindaco dobbiamo ringraziarlo per la tenacia che ha messo in campo, perché è stato in grado di pensare solo ed esclusivamente al bene della città, e non alla sua immagine di amministratore.
Ci tengo ad evidenziare con forza anche i meriti del Partito Democratico in questa partita.
Infatti in questi anni non c’è stato un Consigliere od una Consigliera che abbia macchiato l’enorme dramma del degrado dello stabile di Via Bassi proponendo idee strabiche, decontestualizzate, farlocche e prive di ogni qualsivoglia credibilità amministrativa.
Insomma coloro che rappresentano il PD in Consiglio Comunale non hanno agito come la Minoranza. Le destre cittadine ci devono ancora spiegare come possa essere loro passato per la testa di proporre lo spostamento del CEIS in quella zona. Non è che appena si trova uno spazio libero in città, allora questo sia adatto ad ospitare l’asilo svizzero. I Consiglieri di Minoranza sono mossi dall’abitudine malsana di comportarsi come le streghe dei cartoni animati, che nel pentolone gettano gli ingredienti più strani per poi produrre un risultato velenoso. E allora nel calderone assieme al degrado, alle polemiche ed al loro vuoto di idee ci hanno buttato anche il CEIS e di conseguenza il tema dell’Anfiteatro. Non credo sia il modo più corretto per approcciare temi così delicati come lo stabile di Via Bassi e l’asilo svizzero, che loro hanno brutalmente strumentalizzato.
Fortunatamente non governano la città e possiamo leggere il lieto fine a questa vicenda.
Un aspetto su tutti gli altri mi soddisfa ancora di più e riguarda due voci individuabili tra le metrature che compongono il progetto. In primis la realizzazione di 8.200 mq di abitazioni. Capiamo bene che senza questa quota di residenziale, il progetto promosso dal privato non si sostiene economicamente. E comunque parliamo di appartamenti moderni, di classe avanzata e poco impattanti sull’ambiente. Poi altri 9.062 metri sono destinati per lo sviluppo del Programma integrato di edilizia residenziale sociale.
Quindi un contesto urbano finalmente riqualificato e ricco di servizi e verde. Insomma quella che ora è una zona di degrado che inibisce totalmente l’incontro e la socialità, è destinata a diventare un’area di lavoro, di incontro, di vita vissuta. Al degrado arriveranno risposte di qualità. Non penso ci sia una vittoria più grande di questa per una città: sostituire il degrado dilagante con la stabilità di attività economiche fruttuose, con le aree verdi a disposizione di tutti, con i parcheggi, con riminesi e nuovi riminesi che sceglieranno quelle case per costruire la loro vita. E tutto questo sarà possibile grazie all’intesa raggiunta con un soggetto privato, al nostro Sindaco ed alla sua Giunta, e grazie a questa Maggioranza.”