Questa mattina, venerdì 8 novembre, in Procura a Rimini si è tenuto l’interrogatorio di Emanuele Neri, testimone chiave nel caso dell’omicidio di Pierina Paganelli. Neri, vicino della vittima, è al centro dell’indagine poiché avrebbe inizialmente dichiarato di riconoscersi nel soggetto ripreso dalle telecamere della farmacia San Martino in via del Ciclamino la sera del 3 ottobre di un anno fa, per poi ritrattare tale affermazione. Successivamente, in diverse interviste televisive, Neri ha confermato e poi nuovamente ritrattato il riconoscimento.
Come riferisce l’agenzia ANSA, Neri è stato interrogato dal sostituto procuratore Daniele Paci in qualità di persona informata sui fatti. Un primo interrogatorio si era già tenuto il 10 settembre, quando alla squadra mobile di Rimini Neri aveva dichiarato: “Credo di non essere io perché non trovo corrispondenze fisiche”. Questo nuovo confronto è stato organizzato in preparazione dell’incidente probatorio che avrà l’obiettivo di stabilire se il video della “cam 3” possa essere considerato affidabile per identificare il presunto killer della 78enne Pierina Paganelli.
Durante l’audizione, la Procura ha mostrato a Neri una serie di 22 video della stessa telecamera, ripresi in diversi momenti, chiedendogli di identificare quelli in cui si riconosce con certezza. Tuttavia, gli inquirenti mantengono il massimo riserbo sulle risposte di Neri.
Il 15 novembre è la data chiave per l’incidente probatorio. In quell’occasione, il gip Vinicio Cantarini nominerà un perito incaricato di effettuare la prova, simulando le condizioni del 3 ottobre per ricostruire la scena. Sarà come un set cinematografico: sia a Louis Dassilva, unico indagato, sia a Emanuele Neri verrà chiesto di passare davanti alla telecamera, con le stesse condizioni di luminosità e nello stesso orario della sera dell’omicidio, tra le 22:17:02 e le 22:17:08.
All’esperimento parteciperanno giudici, avvocati e consulenti delle parti coinvolte, tra cui Riario Fabbri e Andrea Guidi per la difesa di Dassilva, e gli avvocati Monica e Marco Lunedei per i familiari della vittima. L’area sarà interdetta al pubblico, poiché l’incidente probatorio avrà la valenza di un’udienza ufficiale in tribunale.