Pierina , il vicino insiste: “Quello nel video sono io”. La Procura chiede l’incidente probatorio
30 Ottobre 2024 / Redazione
L’inchiesta sull’omicidio di Pierina Paganelli, l’anziana uccisa a Rimini il 3 ottobre 2023 in via del Ciclamino, si arricchisce di nuovi sviluppi che potrebbero compromettere l’elemento principale dell’accusa. La “prova regina” della Procura – un video di sorveglianza che ritrae una figura ritenuta essere Louis Dassilva, 34enne senegalese accusato del delitto – è stata nuovamente contestata da un vicino, il quale sostiene di essere lui la persona ripresa dalle telecamere. E ora la Procura ha deciso di vederci chiaro: ha infatti chiesto che venga fatto un incidente probatorio con il vicino.
L’uomo, residente nello stesso complesso abitativo, ha ribadito in un’intervista ai media di essere sicuro “al mille per mille” che la figura ritratta nel filmato sia la sua. Secondo la sua versione, sarebbe passato di lì la notte dell’omicidio, alle 22:17, rientrando a casa dopo essere stato al bar. Questo dettaglio contraddice l’interpretazione degli inquirenti, i quali ritengono che l’individuo in questione sia Dassilva, visto mentre rientra in condominio dopo essersi liberato dell’arma del delitto.
Tuttavia, questa affermazione crea nuove contraddizioni. Nei precedenti interrogatori in Questura, infatti, l’uomo avrebbe dichiarato di non essere certo del riconoscimento, compromettendo così la propria credibilità come testimone. Proprio per chiarire l’identità della figura nel video, il giudice per le indagini preliminari Vinicio Cantarini ha sollecitato un incidente probatorio, misura che potrebbe risolvere definitivamente il dubbio.
Parallelamente, la difesa di Dassilva – guidata dagli avvocati Riario Fabbri e Andrea Guidi, con la criminologa Roberta Bruzzone – sta esplorando piste alternative. Nella notte scorsa, il team difensivo ha eseguito un nuovo sopralluogo in via del Ciclamino, analizzando i tempi necessari per uscire dal luogo dell’omicidio, gettare l’arma e rientrare nell’edificio. Secondo la difesa, le tempistiche calcolate dalla Procura, che parlano di 3 minuti e mezzo per eseguire il tutto, non sarebbero realistiche.
Questi nuovi sviluppi alimentano le incertezze attorno al caso e sollevano dubbi sulla tenuta dell’accusa contro Dassilva, già detenuto in custodia cautelare.