Home___primopianoPiù incidenti stradali a Rimini ma morti dimezzati

E' il calo più consistente dell'Emilia-Romagna dove nel 2023 le vittime sono state 279, il 71% nelle vie urbane


Più incidenti stradali a Rimini ma morti dimezzati


15 Novembre 2024 / Redazione

In Emilia Romagna, nel 2023, si sono verificati 16.809 incidenti stradali che hanno causato la morte di 279 persone (32 in meno rispetto all’anno prima) e il ferimento di altre 21.818. Li ha contati l’Istat, secondo cui in regione, rispetto al 2022 aumentano più del livello nazionale sia gli incidenti (+0,8%), sia i feriti (+0,7%), mentre diminuiscono le vittime (-10,3%).

Scendendo nel dettaglio delle singole province, al primo posto si piazza Bologna, con 4.069 incidenti e 77 morti (in crescita di 21 unità sul 2022). Segue Modena con 2.619 incidenti che hanno spento 51 vite, cioè 11 in più dell’anno precedente. Al terzo posto della classifica c’è poi Reggio Emilia con 1744 incidenti e 24 vittime, diminuite di 9 rispetto a due anni fa. A Ravenna gli incidenti hanno imbrattato di sangue le strade 1637 volte e 28 persone- meno 12 del 2022- sono decedute.

A Rimini, l’anno scorso, si sono contati 1617 sinistri stradali con 11 morti (erano stati il doppio nel 2022). Sempre in Romagna segue la provincia di Forlì Cesena, con 1.502 incidenti e 19 morti, otto in meno rispetto all’anno prima. Nelle ultime posizioni ci sono infine: Parma (1434 incidenti e e 24 morti, dimezzati rispetto al 2022), Ferrara (1.111 incidenti e 22 morti, in diminuzione di sette unità) e Piacenza con 1.076 incidenti, che hanno causato 19 decessi (cinque in meno dell’anno precedente).

Secondo l’analisi dell’istituto nazionale di statitistica, inoltre, nel 2023 aumenta in Emilia-Romagna, rispetto al 2010, l’incidenza degli utenti vulnerabili per età (bambini, giovani e anziani) morti in incidente stradale. Sulle strade regionali, infine, il 71,1% degli incidenti si è verificato sulle strade urbane. I mesi più critici sono stati quelli delle vacanze: giugno e luglio. Gli orari prevalenti, quelli notturni.

(Agenzia DIRE)