HomeAmbientePlatano abbattuto, ambientalisti di Rimini: “Almeno piantatene un altro”

Il Comune: "Costruttori chiedevano di tagliarne due", la replica: "Perchè palazzo al posto di villetta con giardino?"


Platano abbattuto, ambientalisti di Rimini: “Almeno piantatene un altro”


10 Ottobre 2024 / Redazione

“Abbattuto ieri come preannunciato il grande platano segnalato dai residenti in V.le Rimembranze, di fronte al civico 70, per fare spazio al nuovo passo carraio previsto dal progetto CIBE ed autorizzato dal Comune. E questo nonostante le proteste dei cittadini interessati, perché usufruivano direttamente della bellezza, dell’ombra e degli altri benefici che la pianta garantiva, a loro e a tutta la collettività”: così Antonio Brandi del WWF Rimini  a nome del “Coordinamento ass.ni ambientaliste e animaliste di Rimini”.

Il Platano di Via Rimembranze, segnalato dai residenti

E Brandi attacca: “È l’ennesimo caso di autorizzazione alla apertura di un nuovo passo carraio con abbattimento della alberatura pubblica presente sulla strada, in questo caso in luogo del passo carraio già esistente a monte per accesso alla casa prima esistente. Non un caso isolato però, uno dei tanti in città. Ma si tratta solo dell’abbattimento di un albero o di un nuovo pesante caso di cementificazione e impermeabilizzazione dei suoli? E’ la riminizzazione che torna ad imperversare, o non ha mai spesso di farlo? Come ambientalisti ci poniamo allora alcune domande”.

Ed ecco quali: “Nel caso specifico prima della nuova edificazione nell’area di intervento c’era una villetta con giardino, una casa immersa nel verde con una decina di piante e qualcuna molto bella. Come si può verificare dalle riprese di Google maps : non c’erano degli standard di verde che il costruttore avrebbe dovuto rispettare, visto che sta costruendo ora su tutta l’area disponibile? Con la pretesa di abbattere poi anche gli alberi pubblici sulla strada? O le norme sugli standard non ci sono più?
Perché il Comune autorizza i privati a progettare a prescindere ed a danno del verde esistente, pubblico e privato, invece che esigere almeno il rispetto degli alberi pubblici che sono un patrimonio prezioso per tutta la collettività?”.

La villetta di viale Rimembranze prima dell’intervento

Conclusione: “Parlare di progettazione del Piano del verde e di riforestazione della città ma continuare con decisioni e scelte di questo tipo non ha senso, specie in tempi di cambiamento climatico che esigerebbe interventi ed azioni decise per deimpermeabilizzare e riforestare la città”.

E non basta “Dall’Assessorato all’Ambiente ci si risponde che l’Ufficio Verde è intervenuto contrastando e ridimensionando la richiesta del privato che avrebbe voluto addirittura abbattere anche il platano a monte, in angolo con Via Pagano. Davvero encomiabile questo costruttore, che sullo striscione appeso davanti al cantiere propaganda il suo nuovo palazzone come “la tua nuova casa”! Naturalmente immersa nel poco verde rimasto sulla strada… e in quello ancora visibile su Google maps. Come ambientalisti apprezziamo l’intervento dell’Assessorato all’Ambiente che ha ridotto il danno, ma ribadiamo che questo non basta. Il costruttore ha eliminato tutti gli alberi presenti prima nell’area di cantiere. Ribadiamo allora: oltre al rigoroso rispetto delle norme sugli standard di verde, che ci sono in ogni comune civile, si sarebbe dovuto esigere almeno che nella progettazione si tenesse conto del verde pubblico esistente sulle strada, imponendone nel modo più assoluto il rispetto. Il Sindaco Sadhegolvaad ci aveva dichiarato che l’ambiente sarebbe stato una preoccupazione trasversale a tutta l’amministrazione…Ci pare invece che i conti non tornino, che non tutti i settori dell’A.C. abbiano una reale preoccupazione per l’importanza degli alberi”

Il platano abbattuto in viale Rimembranze

Di qui l’appello: “Ma a questo punto chiediamo espressamente che nel tratto di strada interessato sia almeno ripiantato un nuovo albero, realizzando per questo una nuova asola a monte di quella prima esistente. E naturalmente a spese del privato che ha preteso l’abbattimento del platano. C’è lo spazio, servono la volontà giusta per farlo ed un atto di buona volontà”.

(nell’immagine in apertura: il palazzo in costruzione ora al posto di villa e giardino alberato)