Provincia di Rimini, rallenta l’inflazione nei primi quattro mesi del 2024
20 Maggio 2024 / Redazione
In provincia di Rimini, l’inflazione sembra rallentare. Nell’ambito dell’Osservatorio Economico, la Camera di commercio della Romagna – Forlì-Cesena e Rimini ha elaborato alcuni dati circa l’andamento dell’inflazione nei territori di riferimento dell’Ente, relativi al primo quadrimestre del 2024.
Nei primi quattro mesi del 2024 la variazione media dell’indice dei prezzi al consumo ISTAT per l’intera collettività (NIC) per il capoluogo di Rimini (estendibile all’intera provincia), rispetto a gennaio-aprile 2023, è stata pari a +1,6%, superiore a quella regionale (+0,8%) e nazionale (+0,9%). Il trend tendenziale risulta essere crescente nei primi tre mesi (da +1,0% di gennaio a +2,5% di marzo), per poi calare ad aprile (+1,6% rispetto ad aprile 2023) (Emilia-Romagna: +1,0%, Italia: +0,8%).
Nel confronto con le altre province emiliano-romagnole, nella classifica decrescente, Rimini si colloca al primo posto per ciò che riguarda la variazione media tendenziale gennaio-aprile; prima posizione (con Parma) anche con riferimento alla variazione annua nel mese di aprile.
Sulla base dell’incremento medio tendenziale dei prezzi (periodo gennaio-aprile 2024), si rilevano le seguenti variazioni, in ordine decrescente, per i capitoli di spesa: “istruzione” (+4,0%), “servizi sanitari e spese per la salute” (+3,9%), “prodotti alimentari e bevande analcoliche” (+3,8%), “trasporti” (+3,5%), “ricettività e ristorazione” (+3,2%), “bevande alcoliche e tabacchi” (+2,2%), “mobili e articoli per la casa” (+1,6%), “ricreazione, spettacoli e cultura” (+1,1%) e “abbigliamento e calzature” (+0,8%). In calo, invece, sempre considerando la variazione medio annua gennaio-aprile 2024, le “comunicazioni” (-6,4%) e, soprattutto, “abitazione, acqua, elettricità, gas e altri combustibili” (-9,5%), causa la decisa diminuzione dei prezzi dei beni energetici (-24,1%).
L’inflazione acquisita per il 2024, cioè la variazione media dell’indice nell’anno ipotizzando che l’indice stesso rimanga, nei mesi successivi, al medesimo livello dell’ultimo dato mensile, risulta essere del +0,8%.
La variazione media dei primi quattro mesi del 2024, rispetto al periodo gennaio-aprile 2023, dell’indice dei prezzi al consumo ISTAT per famiglie di operai e impiegati (FOI) per il capoluogo riminese, e quindi per la provincia in generale, è pari a +1,5% (aprile: +1,6%).
Che cos’è il NIC?
Il NIC è un indice dei prezzi al consumo che misura l’inflazione a livello dell’intero sistema economico; in altre parole, considera l’Italia come se fosse un’unica grande famiglia di consumatori, all’interno della quale le abitudini di spesa sono ovviamente molto differenziate. Per gli organi di governo il NIC rappresenta il parametro di riferimento per la realizzazione delle politiche economiche;
Che cos’è il FOI?
Il FOI è un indice dei prezzi al consumo basato su un paniere di beni e servizi che rappresenta i consumi di una famiglia, la cui persona di riferimento è un lavoratore dipendente (extragricolo).
È, quindi, un indice più specifico del NIC, utilizzato come base per adeguare periodicamente i valori monetari, come ad esempio gli affitti o gli assegni dovuti al coniuge separato.
Elaborazione: Osservatorio economico e sociale della Camera di commercio della Romagna – Forlì-Cesena e Rimini a cura dell’Ufficio Informazione Economica.
Rapporto economia: https://www.romagna.camcom.it/it/informazioni/informazione-economico-statistica/rapporto-sulleconomia
Osservatorio economico e sociale: https://www.romagna.camcom.it/it/informazioni/informazione-economico-statistica/osservatorio-economico-e-sociale
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Fonte: (ISTAT)