Home___primopianoQuando a Rimini comandavano i komunisti

Lo scontro politico rendeva piazza Cavour il cuore della città


Quando a Rimini comandavano i komunisti


6 Gennaio 2024 / Enrico Santini

Ci fu un tempo in cui a Rimini comandava solo il PCI (ora come allora). Per i pochi e residuali democristiani, rimaneva a livello occupazionale, la gloriosa Cassa di Risparmio (svenduta ai francesi).

Allo strapotere komunista dove alla segreteria dei giovani “barbudos” sedeva il noto contestatore globale Nando Piccari, si contrapponeva l’unico giornale presente sulla piazza riminese: Il Resto del Carlino guidato dal tosco pesarese Andrea Basagni che aveva sulla poderosa spalla destra, l’ombroso Silvano Cardellini.

Lo scontro politico rendeva piazza Cavour il cuore della città, e il Pic Nic il ritrovo serale dove Maurizio, con i maccheroncini pasticciati, poi ribattezzati “Delizia”, la gramigna con la salsiccia, e i rigatoni alla boscaiola, metteva a tavola tutti quelli che contavano, o credevano di contare.

I liberali erano tre più Antonio Patuelli che scendeva da Ravenna, capitale bizantina e massonica. Il Rotary era il Rotary, anzi due, Nestore Crocesi, anima nera, al Chichibio, don Oreste Benzi alla Madonna delle vette, l’aeroporto di Miramare, il terzo in Italia, e Zanza imperversava al Blow Up.

Poi arriverà la Rimini da bere con Gianni de Michelis e la sua corte di nani e ballerine al Paradiso, e a Fellini la casetta sul porto rimarrà una sogno promesso e non mantenuto.

Buona Befana,

Rurali sempre,

Enrico Santini

La Befana di Gajano di Montescudolo

In copertina: Nando Piccari