Home___primopianoRapina e violenta una donna che lo ospita a San Clemente, preso in Germania ed estradato

Un 32enne avrebbe anche tentato di strangolare la vittima con un asciugamano


Rapina e violenta una donna che lo ospita a San Clemente, preso in Germania ed estradato


6 Agosto 2024 / Redazione

Dopo mesi di latitanza, è stato estradato in Italia un cittadino moldavo di 32 anni, accusato di una serie di atti brutali contro una donna residente a San Clemente, in provincia di Rimini. L’uomo è stato arrestato in Germania in seguito a un mandato di arresto europeo emesso nel novembre 2023, e attualmente si trova detenuto nel carcere di Modena. Le accuse contro di lui includono violenza sessuale, lesioni personali e rapina aggravata.

La convivenza e l’Inizio dell’Incubo
Tutto ha inizio quando la vittima, una donna residente a San Clemente, decide di ospitare il moldavo per circa un mese. Il 32enne, fratello di un’amica della donna, era giunto in Italia dalla Moldavia per svolgere piccoli lavori di manutenzione nella sua abitazione. Tuttavia, quella che sembrava una semplice convivenza si è presto trasformata in un incubo.

Violenze e minacce di morte
Secondo la denuncia della donna, il moldavo ha abusato sessualmente di lei più volte durante la sua permanenza. L’incubo è culminato quando l’aggressore ha tentato di strangolarla utilizzando una cintura e un asciugamano, cercando poi di soffocarla con un cuscino. Quando la donna si era ripresa dopo aver perso i sensi, l’guzino le avrebbe detto: “Ancora respiri, sei tosta”. Dopo averla legata mani e piedi, l’uomo si era impossessato di 5.000 euro in contanti, delle fedi nuziali, degli orecchini in oro della donna e della sua moto Ducati Streetfighter, con la quale aveva attraversato il confine con la Slovenia.

La fuga e l’arresto
Dopo la fuga, l’uomo è riuscito a far perdere le sue tracce per mesi, rendendo difficile il lavoro degli investigatori. Tuttavia, grazie all’intenso lavoro dei carabinieri di Riccione, coordinati dal sostituto procuratore Davide Ercolani, l’uomo è stato localizzato a Berlino, in Germania. Alla fine di giugno 2024, la polizia tedesca è riuscita a rintracciarlo in un piccolo comune della Sassonia e a procedere con l’arresto.

L’indagine e l’estradizione
Dopo il suo arresto, il moldavo è stato estradato in Italia, dove il 26 luglio è stato interrogato a distanza dal gip del Tribunale di Rimini, Raffaella Ceccarelli. Nonostante la presenza del suo avvocato d’ufficio, Luigi Delli Paoli, l’uomo ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere, mantenendo il silenzio durante l’interrogatorio.

Il coraggio della vittima
La denuncia della donna risale al 31 ottobre 2022. Dopo aver subito l’ennesima aggressione, la vittima è riuscita a liberarsi utilizzando una forbice trovata sul tavolino del soggiorno e ha contattato i carabinieri. Con una prognosi di 30 giorni a causa delle lesioni subite, ha raccontato agli inquirenti il mese di terrore vissuto. Prima di fuggire, l’aggressore l’aveva brutalmente picchiata, minacciandola di ulteriori violenze qualora avesse tentato di denunciarlo.

Il profilo dell’aguzzino
Per il gip di Rimini, Vinicio Cantarini, l’indagato dimostra “un’indole criminale e una tendenza a delinquere”, elementi che hanno portato alla richiesta di custodia cautelare in carcere già nel 2023. Ora, con l’estradizione completata, l’uomo dovrà affrontare il processo per rispondere delle accuse a suo carico.