Regione, apprendistato: nuove regole per i giovanissimi che si impegnano in un’occupazione stagionale
5 Aprile 2023 / Redazione
Da quest’anno, grazie alla delibera della Giunta regionale approvata il 3 aprile che definisce le disposizioni per l’attuazione dell’apprendistato nei giovani che seguono percorsi di formazione, cambiano in parte le regole per l’apprendistato stagionale.
“In Emilia-Romagna, già dal 2016 grazie a un emendamento a mia firma alla Legge comunitaria, avevamo regolamentato l’apprendistato, estendendolo anche ai giovani tra i 16 e i 18 anni. Si tratta di uno strumento valido per fare entrare nel mondo del lavoro, in sicurezza, tante ragazze e ragazzi” richiama la consigliera regionale Pd Nadia Rossi.
“Pensiamo alla stagione balneare: quando le scuole e gli istituti professionali interrompono le attività, a molti giovani e giovanissimi si offre l’opportunità di svolgere attività che consentono loro di imparare metodi di lavoro e, più in generale, a crescere. È importante che ciò avvenga seguendo due direttrici: la legalità e la sicurezza – prosegue Rossi, che approfondisce – Per lo svolgimento di attività stagionali, i giovani di età compresa tra i 16 e i 25 anni che sono iscritti ad un percorso di Istruzione o di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP), per l’assolvimento del diritto dovere all’istruzione e alla formazione, devono seguire alcune ore di formazione durante il periodo dell’apprendistato. In base alle nuove regole si tratterà di 12 ore per contratti di durata fino a 30 giorni, oppure di 16 ore complessive per contratti dalla durata superiore.”
“Il loro – commenta la consigliera riminese – può essere considerato un accompagnamento verso il mondo del lavoro, verso le sue regole ed equilibri. Per molti si tratta di una vera e propria palestra di vita, che fa incontrare domanda e offerta e garantisce, anche attraverso la formazione finanziata dalla Regione, più sicurezza e tutele per tutti. Da anni infatti sentiamo grida di allarme sulla mancanza di lavoratori stagionali e allo stesso tempo difficoltà ad intraprendere percorsi lavorativi per i giovani dopo o durante gli studi. Quello dell’apprendistato è uno strumento da utilizzare di più e meglio, partendo da un punto: farlo conoscere ai potenziali interessati”.