Regione: canoni demaniali marittimi, Nadia Rossi chiede di intervenire con il Governo
9 Agosto 2023 / Redazione
“Come ogni anno, anche per il 2023, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha provveduto all’adeguamento agli indici ISTAT dei canoni balneari, su cui insistono circa diecimila stabilimenti balneari e altre attività turistico-ricreative in tutta Italia. Ma quest’anno l’aumento dei canoni è stato del 25,15%, il più elevato mai avvenuto” sottolinea la consigliera regionale Nadia Rossi che ha presentato una risoluzione in Regione con il fine di attivarsi per tutelare, in particolare, i micro-concessionari.
“L’aumento della cifra, in alcuni casi, è davvero sproporzionato. Certo bisognerebbe utilizzare maggiore equità nella definizione dei canoni. Ma questo aumento può davvero risultare problematico per particolari categorie di micro-concessionari, tanti anche nel riminese: penso ai mosconai e ai titolari di pedalò, le cui attività sono peraltro strettamente legate alle condizioni del mare, e solo in questi primi mesi di stagione ci sono state diverse giornate di bandiera rossa. Ci sono poi i concessionari dei pontili per l’imbarco e lo sbarco dei passeggeri delle motonavi turistiche, ma anche chi occupa il demanio marittimo per periodi limitati di tempo come per iniziative promosse da Onlus, cantieri edili, associazioni sportive, mercatini, dehors” richiama la consigliera riminese.”
Nadia Rossi ha chiesto che la problematica sia portata all’attenzione della Conferenza delle Regioni, per attivarsi presso il Governo per chiedere un intervento legislativo volto a intervenire sul tema, diversificando il canone minimo in relazione alla tipologia di attività esercitata nell’ambito delle concessioni demaniali marittime. “Tutto dipende dal Governo. – rimarca ancora Rossi – Come ho già avuto modo di sottolineare in diverse sedi e negli scorsi anni: i canoni demaniali marittimi sono di esclusiva competenza dello Stato e solo il suo intervento può essere risolutivo. Mi auguro che ne arrivi uno in tempi brevi per ristabilire equità soprattutto per chi ha piccole attività e non si può permettere esborsi eccessivi e ingiustificabili”.