HomePoliticaRegione, Castaldini (FI): “Per Terzo settore una legge manifesto, solo briciole le risorse a bilancio”

"Bocciata la richiesta di recuperare le risorse necessarie per abbattere ulteriormente l’aliquota Irap fino a rendere esenti dal pagamento dell’imposta le ONLUS"


Regione, Castaldini (FI): “Per Terzo settore una legge manifesto, solo briciole le risorse a bilancio”


5 Aprile 2023 / Redazione

Valentina Castaldini Consigliere regionale e capogruppo Forza Italia Emilia-Romagna, coordinatore delle commissioni PNRR, interviene sulla nuova legge regionale per il Terzo settore che definisce “un’occasione persa”.

“Le risorse messe a bilancio sono briciole a fronte di 750 cooperative sociali e a circa 10.000 associazioni sul nostro territorio. Bene l’ok al mio emendamento sull’educazione.

Siamo arrivati alla fine di questa lunga corsa iniziata da mesi nei territori della nostra regione, dove alcuni enti del terzo settore sono stati interpellati.

È stata approvata una legge manifesto che riprende la legge nazionale del terzo settore, rispondendo alla necessità di alcune puntualizzazioni locali. Una legge nazionale che ha valorizzato e uniformato un settore basilare per il nostro tessuto sociale, puntando sulla co-progettazione, come attuazione del principio costituzionale di sussidiarietà.

Un manifesto che la nostra Regione, come suo costume, ha infarcito di principi e finalità e dove soprattutto ha inserito vari tavoli di partecipazione.

Attenzione, però, c’è un problema, queste risorse annunciate con grande clamore, sono briciole: per quanto riguarda l’Emilia-Romagna noi ci troviamo di fronte a 750 cooperative sociali e a circa 10.000 associazioni del terzo settore. 

Perché si possa passare da un bel manifesto a uno strumento concreto di aiuto al terzo settore, ho presentato un ordine del giorno collegato che chiedeva alla Giunta di recuperare le risorse necessarie per abbattere ulteriormente l’aliquota Irap, fino a rendere esenti dal pagamento dell’imposta le ONLUS. Ma mi è stato bocciato.

So che la situazione del bilancio di questa Regione non permette concessioni, ma d’altra parte concentrarsi solo sulle ONLUS come primo passo, può essere un segno importante di sostegno, anche guardando l’importante esperienza di altre regioni dove l’aliquota è stata addirittura azzerata.

Abbiamo chiesto che in assemblea potessero essere convocati anche chi non ha base legale in regione ma che operano in regione, la sola sede è una discriminazione per tutte le realtà più grandi che sono molto radicate e operano massivamente sul territorio.

Ci hanno approvato, e sono molto soddisfatta, un emendamento legato all’istruzione e all’educazione. È stato oggetto di una interessante interlocuzione e sull’inserimento di un punto essenziale nell’articolo 2 delle finalità. Fra le finalità, infatti, non era citato nulla sull’importanza dell’aspetto educativo. Educazione è un concetto molto diverso da istruzione e formazione. E in un certo senso di educazione c’è molto più bisogno.

Educazione è apertura alla realtà, capacità di relazione, di essere protagonisti, di non aver paura. CI sono ambiti che favoriscono questo, passando anche dagli aspetti relazionali e ricreativi, che vanno fortemente supportati. Nell’emendamento sono citati questi contesti anche alla luce del supporto che possono dare alle famiglie, come sostegno alla conciliazione vita-lavoro e alla natalità.”, conclude la Consigliera regionale.