Regione: elezioni. L’appello di Legacoop Romagna
14 Novembre 2024 / Redazione
Le elezioni del 17 e 18 novembre rappresentano un appuntamento strategico per tutta l’Emilia-Romagna. Chi governerà l’ente regionale per i prossimi 4 anni avrà il non facile compito di mantenere i livelli di qualità della vita attuali e rilanciare il territorio, dopo anni segnati da sfide di ogni tipo: la pandemia, la crisi economica, la situazione internazionale, l’alluvione.
Partendo da questa analisi, Legacoop Romagna ha deciso di inviare una lettera aperta ai candidati, per condividere nuovamente il proprio contributo di proposte. Allo stesso tempo si è rivolta alle imprese associate, al fine di incentivare il più possibile la partecipazione democratica al voto, principio cardine di tutto il movimento cooperativo.
I cooperatori sono convinti che gli ottimi risultati raggiunti dalla nostra Regione, che in molti parametri si trova ai primi posti in Europa e nel mondo, derivino da un metodo preciso, costruito attorno a criteri precisi di condivisione, responsabilità e ascolto.
Si augurano quindi che lo sforzo di coesione avviato con il “Patto per il clima ed il lavoro”, che ha coinvolto proficuamente tutti i livelli regionali delle parti sociali, non solo prosegua, ma sia sottoposto ad un’opera di revisione e di rafforzamento.
Questo perché, nonostante la capacità amministrativa dimostrata in questi anni, i problemi non mancano. Ed è solo facendo sistema che sarà possibile affrontare in modo efficace le emergenze che interessano le persone.
Prima di tutto, la sicurezza idrogeologica del territorio, perché di fronte al cambiamento climatico la Romagna si è scoperta di nuovo fragile.
L’invecchiamento della popolazione e la diminuzione delle nascite, la necessità di difendere la qualità del nostro servizio sanitario pubblico e universale, il diritto alla mobilità, il problema della casa per lavoratori e famiglie, le nuove tecnologie che modificano la relazione dentro e fuori le città, la rigenerazione e riqualificazione urbana.
Per quanto riguarda le imprese, la difficoltà a trovare lavoratori per garantire servizi e produzioni è citata come la questione più sentita da sei cooperative su dieci.
Di fronte a queste sfide, non mancano le tentazioni autocratiche. Occorre invece serrare le fila, rafforzare i momenti di collaborazione, concertazione e confronto che tutte le forze sociali e le istituzioni possono mettere in campo.
Ed è importante che chi governerà la Regione eserciti appieno il suo ruolo strategico di istituzione sovraterritoriale al servizio di tutti i cittadini.
Serviranno nuovi luoghi istituzionali in cui discutere con le associazioni economiche, sociali e del lavoro.
Serviranno nuovi progetti condivisi di sviluppo dell’Emilia-Romagna e di tutela dei suoi valori.
Serviranno i valori della cooperazione, che tanto ha contribuito a rendere forte questa Regione.