HomePoliticaRegione: più fondi per interventi di somma urgenza causati dall’alluvione

Aumentano le risorse per l’edilizia sanitaria e il Fondo per la non autosufficienza


Regione: più fondi per interventi di somma urgenza causati dall’alluvione


26 Luglio 2023 / Redazione

Più fondi all’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile per interventi di somma urgenza causati dall’alluvione. Ma anche più risorse per l’edilizia sanitaria, a partire dall’efficientamento energetico, per aumentare il Fondo regionale per la non autosufficienza e per andare oltre i Livelli Essenziali di Assistenza (Lea), che l’Emilia-Romagna garantisce al livello più alto nel Paese, aggiungendo nuove prestazioni a quelle assicurate dal servizio sanitario regionale.

Poi i fondi per l’affitto, per far fronte all’azzeramento dello stesso Fondo da parte del Governo, e altri destinati ai servizi educativi e infanzia e all’accesso alle attività scolastiche e formative.

Ma anche più risorse per la cultura, per progetti di marketing e promozione turistica e per i grandi eventi sportivi, insieme a quelli di rilievo regionale e locale.

E poi maggiori trasferimenti all’Agenzia interregionale per il fiume Po per la cura del territorio e ad Arpae, l’Agenzia regionale per la prevenzione ambientale.

Sono queste le priorità dell’assestamento del Bilancio 2023, e della prima variazione generale al Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2023-2025, definito dalla Giunta regionale e approvato dall’Assemblea legislativa.

Una manovra che complessivamente supera i 125 milioni di euro, risorse a disposizione di territori, famiglie, lavoro ed economia. Che guarda ai giovani e agli anziani.

Un risultato che consente il mantenimento dell’equilibrio dei conti della sanità regionale senza intaccare il fondo di 85 milioni di euro accantonato nei mesi scorsi, che servirà invece a sopperire alle minori coperture statali, in particolare su sanità e trasporti, così come a fronteggiare nuove emergenze e bisogni, a partire dall’alluvione.

E questo è possibile agendo sulla riduzione degli oneri finanziari, la razionalizzazione delle spese generali e sulle entrate extratributarie.

“Grazie ai conti in ordine e all’efficace gestione sancita anche dalla Corte dei Conti nel recente Giudizio di parifica- affermano il presidente Stefano Bonaccini e l’assessore regionale al Bilancio, Paolo Calvano- con la manovra di assestamento rispondiamo a nuove emergenze, a partire dall’alluvione, e ai bisogni sociali senza rinunciare a politiche di sostegno al lavoro, alle imprese e alle comunità locali. L’obiettivo è quello di garantire una crescita sostenibile che vada di pari passo con la coesione sociale e territoriale”.

“Tutto questo coprendo i mancati trasferimenti statali, dalla sanità ai trasporti. In un quadro di incertezza che sconta le conseguenze della guerra in Ucraina voluta dalla Russia, l’inflazione che ha toccato record a due cifre e il rialzo dei tassi d’interesse. Insieme a tutte le Regioni, al di là del colore politico, stiamo chiedendo al Governo di investire nella sanità pubblica, con i mancati rimborsi Covid e dei costi energetici che hanno fortemente inciso sui bilanci sanitari, mentre per quanto l’Emilia-Romagna chiediamo risorse certe per la messa in sicurezza del territorio dopo le alluvioni di maggio e il 100% dei rimborsi a cittadini e imprese: questa terra ha dimostrato una resilienza straordinaria mantenendo livello di crescita e occupazione fra i primi nel Paese, ma adesso- chiudono Bonaccini e Calvano– servono risposte concrete per la ricostruzione”.

La manovra in sintesi

Tra le priorità dell’assestamento di bilancio 2023-2025, la difesa del suolo e l’ambiente: saranno ampliati gli stanziamenti a favore della Protezione Civile, con 8 milioni di euro aggiuntivi già erogati; il rafforzamento dei finanziamenti ad Aipo (5 milioni) e il trasferimento ad Arpae di 2,5 milioni.

Per welfare, affitti, sanità e scuola previsti: l’incremento di 28 milioni di euro del Fondo regionale per la non autosufficienza; 18 milioni di euro per gli emotrasfusi; 7 milioni di risorse regionali andranno a  

Investimenti nei settori trasporti, turismo, cultura e sport. Per i trasporti, 22 milioni aggiuntivi serviranno per sopperire a nuove esigenze non coperte dagli stanziamenti del Fondo nazionale; 12 milioni saranno destinati al rafforzamento delle previsioni di bilancio, in particolare 5,5 milioni alla cultura, 3,5 milioni allo sport, 3,2 milioni al turismo.

A questa voce si aggiungono gli interventi del Fondo unico nazionale per il turismo, di cui 2 milioni per promozione turistica e 5,2 milioni per interventi in conto capitale; attraverso lo sblocco dell’avanzo vincolato sono stati inoltre destinati 4 milioni di euro per ristori ai gestori degli impianti sciistici e delle imprese turistiche dei comprensori sciistici.

Inoltre, 1 milione sul 2024/25 sarà destinato alla Legge 41, per dare attuazione alla nuova legge sullo sviluppo dell’economia urbana. Infine, la Regione dovrà erogare un contributo di 14 milioni allo Stato per il concorso agli obiettivi di finanza pubblica previsto dalla Legge n° 178 del 2020 e altri 10,5 milioni saranno destinati alla convenzione con le Province.

Sul fronte fondi europei Fesr e Fse Plus, i bandi previsti nella programmazione riguarderanno questi ambiti: sostegno investimenti delle imprese e degli Enti locali; digitalizzazione, transizione energetica, internazionalizzazione; formazione; interventi per il dissesto idrogeologico (32 milioni); Space economy e Basket Bond; attuazione Atuss e Stami, e cioè gli strumenti di programmazione territoriale condivisa con i Comuni e le Unioni, anche nelle aree montane.

Inoltre, sarà attuato l’accordo tra la Banca europea per gli investimenti (Bei) e Regione per il potenziamento e l’innovazione dell’offerta turistica, e rafforzato lo stanziamento per fare un altro bando della Legge 14.

A supporto dell’agricoltura emiliano-romagnola per il 2023-2027 sono stati programmati, per quanto riguarda il Feasr, 170 milioni di euro, attraverso 13 bandi per finalità ambientali e indennità compensative per le zone svantaggiate.

Per il 2023 si prevede l’uscita di un altro pacchetto di bandi, di cui 8 per interventi agro-climatico ambientali e 20 per interventi strutturali quali investimenti, promozione e trasferimento delle conoscenze, per un totale complessivo di 125,7 milioni.

Nonostante il mancato riparto a livello nazionale dei Fondi di Sviluppo e Coesione, nell’assestamento vengono confermati gli impegni presi sul versante della programmazione europea.