HomeAmbienteRete – Civica progetto Emilia-Romagna: “Contro l’erosione ci vogliono le scogliere”

I consiglieri regionali Marco Mastacchi e Simone Pelloni: "Ripascimenti e cordoni di sabbia non bastano"


Rete – Civica progetto Emilia-Romagna: “Contro l’erosione ci vogliono le scogliere”


17 Gennaio 2024 / Redazione

Con una risoluzione, Rete – Civica progetto Emilia-Romagna a firma di entrambi i suoi consiglieri, Marco Mastacchi e Simone Pelloni, chiede alla Giunta di attivarsi per la realizzazione di scogliere, al fine di stabilizzare la linea di costa favorendo l’ampliamento delle spiagge nelle zone protette, laddove i soli ripascimenti negli anni non si sono dimostrati utili per contrastare l’erosione e l’arretramento della linea di riva, in quanto la sabbia apportata tende a migrare nel giro di breve tempo sui fondali, a tutela delle numerose attività economiche e di un sistema turistico fra i più importanti a livello nazionale ed europeo, quale è quello della costa emiliano-romagnola.

Il delicato ambiente costiero dell’Emilia-Romagna è da sempre in evoluzione dinamica, per via del fatto che i litorali sabbiosi sono i territori più vulnerabili in cui maggiormente si manifestano anche gli effetti dell’interazione tra l’uomo e i processi naturali. Molte le energie che nel tempo sono state profuse dalla Regione nel tentativo di contrastare il fenomeno dell’erosione del litorale e, da anni il ripascimento costante dei lidi più fragili impegna energie e risorse della Regione nei ripascimenti (“progettone”) perseguiti nella logica della sostenibilità e della salvaguardia ambientale come è giusto che sia. Ma anche i ripascimenti nel tempo possono non esssere più efficaci, come per esempio a san Mauro a Mare, dove i ripascimenti programmati per la prossima primavera attraverso il versamento di sabbia aggiuntiva, continueranno a raschiare un fondale già malmesso, in quanto i mezzi meccanici utilizzati rovinano il fondale e depositano poca sabbia mista a fanghiglia, che difficilmente consentirà di recuperare uno spazio utile nell’arenile per tutte le attività di accoglienza, in una situazione resa emergenziale dall’apertura, da maggio 2022 e in via sperimentale, di ampi varchi sulle scogliere frangiflutti.

L’apertura dei varchi nelle scogliere, realizzata nonostante negli anni precedenti fosse già emersa l’inadeguatezza del progetto, ha portato alla perdita di diverse decine di migliaia di metri cubi di sabbia a San Mauro a Mare, che difficilmente sarà ripristinata con le lavorazioni meccaniche dei fondali. Anche il cordone di sabbia, eretto fra Marina e Lido di Savio, non sarà in grado da solo di proteggere l’arenile senza un’adeguata ricostruzione delle difese lungo il litorale del comune di Ravenna, a protezione sia delle attività economiche insediate che di coloro che abitano nelle zone di mare.

In risposta a una precedente interrogazione del Consigliere Mastacchi sull’argomento, l’Assessore Priolo aveva evidenziato come l’Agenzia per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile impegnata nei ripascimenti, avesse individuato “un soggetto autorevole per realizzare uno studio complessivo, che partendo da esperienze nazionali e internazionali, individuerà le soluzioni tecniche migliori per la mitigazione del rischio da erosione e i relativi effetti indotti. Tale studio fornirà elementi utili per la progettazione degli interventi futuri.” Ci si augura che tale Soggetto trovi presto una soluzione.