“Ri-abitare l’entroterra” insieme ai giovani di Gemmano, Sassofeltrio, Montecopiolo e Talamello
13 Gennaio 2025 / Redazione
Ria-abitar l’entroterra insieme ai giovani. Sabato 11 e domenica 12 gennaio ha preso avvio “Ri-abitare l’entroterra”, un progetto sostenuto dalla Regione Emilia-Romagna, che coinvolge i giovani tra i 17 e i 24 anni di Gemmano, Sassofeltrio, Montecopiolo e Talamello con l’obiettivo di scrivere insieme il “Manifesto dei giovani dell’entroterra” per il nuovo Piano Urbanistico Generale (PUG) intercomunale. I primi due appuntamenti sono svolti a Gemmano, presso la Ludoteca comunale, e a Talamello, alla Scuola della Musica.
“Durante gli incontri – spiega Elena Farnè che coordina le attività del progetto – i ragazzi e le ragazze sono stati invitati a condividere come vivono il proprio paese e come lo immaginano nel futuro, per viverci davvero bene. Da questi primi due confronti – in due diverse valli e due differenti paesi – esce un forte attaccamento dei giovani ai loro territori, ma anche una serie di bisogni comuni da affrontare e sui cui ragazze e ragazzi desiderano essere parte attiva: sui trasporti per la scuola, sui servizi quotidiani e sugli spazi di comunità fondamentali per sviluppare idee e progetti per il loro futuro”.
“Amiamo il mio paese, così immerso nella natura e lontano dal caos – spiega Leonardo di Gemmano -.Ma abbiamo bisogno di spostarci, è indispensabile qualche corsa in più del bus, sia per la scuola, sia per muoverci in estate o nel tempo libero, almeno fino a Morciano”.
Continua Giulio: “Gemmano è immersa nel verde, è stupenda, ma i piccoli negozi sono sempre meno, sarebbe bello costruire insieme qualcosa – cittadini, amministrazione, negozianti, associazioni – perché se vogliamo un gelato o una pizza, bisogna andare a valle e se non hai la patente come fai? Senza un adulto che ti accompagna non ce la fai, ma forse tutti insieme possiamo immaginare delle soluzioni” – continua Giulio, anche lui di Gemmano.
“Talamello è un paese bellissimo – dicono Eleonora e Martina – il nostro borgo è uno dei più belli della Valmarecchia. Siamo vicinissimi a Novafeltria, dove c’è tanto, ma il bus c’è solo per la scuola, uno al mattino e uno al pomeriggio e così non basta, andrebbero potenziati i sistemi di trasporto a breve raggio, perché a Novafeltria ci sono tanti servizi, negozi, attività, ma per chi è senza patente come noi, pochi chilometri diventano una distanza incolmabile”.
“E poi ci sono gli spazi pubblici di cui avere più cura – come le piazze del paese, con meno auto e più spazi per le persone – e di luoghi per i giovani – sottolinea Agnese, di Gemmano –.Io sono tornata apposta dall’Università questo fine settimana perché finalmente accade qualcosa per noi, è bello poter dire la propria idea sul paese, ma è fondamentale avere degli spazi che si possano usare, sia la piazza, sia degli spazi in auto-gestione, affinché gli adolescenti e chi come me fa l’università abbia dei luoghi belli dove trovarsi e fare delle cose insieme”.
Aggiunge Camilla di Gemmano: “Il bar non basta, e poi devi consumare, mentre la ludoteca è uno spazio ideale, ma dovrebbe essere aperto di più e sarebbe bello se potessimo co-gestirlo, anche insieme ad altri”.
Si cambia valle, si cambia paese, ma dicono lo stesso Alessandra e Agnese di Talamello: “La casa della Musica è uno spazio gestito dalle associazioni, ma non è sempre aperto, ci piacerebbe poterla usare di più, è possibile? Possiamo proporlo come luogo in cui studiare insieme e fare i compiti quando non la usano le associazioni? O anche per trovarci la sera o il fine settimana e immaginare delle cose insieme?”.
Pensieri, riflessioni e proposte che vanno al cuore dei problemi di una piccola comunità come Gemmano – commenta Riziero Santi, sindaco di Gemmano -.Come Amministrazione comunale e come Giunta faremo tesoro di queste prime indicazioni, per il nuovo Piano, ma non solo: questi giovani devono poter trovare nel nostro entroterra un’occasione per restare”.
Continua Anna Maria Bianconi – sindaca di Talamello. “Con la preziosa collaborazione di questo progetto “ri-abitare l’entroterra – il manifesto dei giovani per le aree interne” – dice Anna Maria Bianconi, sindaca di Talamello – vogliamo stimolare il protagonismo dei ragazzi e delle ragazze e darci l’obiettivo di dare continuità a momenti come quelli che abbiamo già condiviso”.
“Dal confronto sono stati individuati molti luoghi – concludono i due sindaci -.I luoghi del cuore da tutelare e a cui i nostri giovani associano ricordi, esperienze, momenti preziosi della loro crescita; gli spazi pubblici da riqualificare, come le piazze che immaginano con meno automobili e più a misura di persona, i giardini e le aree sportive che vanno riqualificati e attrezzati meglio, e gli spazi aperti sul fiume e nei boschi o lungo i sentieri dove si trovano molte fonti e piccoli monumenti di cui avere più cura; gli edifici da riattivare e su cui i ragazzi e le ragazze chiedono di essere coinvolti da protagonisti nella loro gestione; i servizi che servono, soprattutto sui temi del trasporto e delle attività quotidiane, che è importante potenziare non solo per mantenere chi abita qui, ma anche per attrarre altre persone, per ri-abitare davvero l’entroterra, più stabilmente”.
Il progetto “Ri-abitare l’entroterra” con cui scrivere il “Manifesto dei giovani delle aree interne” per il nuovo Piano Urbanistico Generale (PUG) intercomunale prosegue il prossimo fine settimana, alla rocca di Sassofeltrio, sabato pomeriggio 18 gennaio alle 16.45, e alla sala polivalente di Montecopiolo, domenica mattina 19 gennaio alle 9.45. I ragazzi e le ragazze tra i 17 e i 24 anni che abitano nei due comuni sono invitati a partecipare.