Home___primopianoRiccione, banale lite fra co-inquilini finisce a coltellate

Un 32enne colpito due volte alla schiena, arrestato l'aggressore


Riccione, banale lite fra co-inquilini finisce a coltellate


28 Agosto 2024 / Redazione

Una banale lite tra coinquilini si è trasformata in una violenta aggressione che ha portato un giovane di 22 anni in ospedale con due ferite da coltello alla schiena. Il fatto è avvenuto nella serata di ieri a Riccione in un’abitazione di viale Bressanone, dove vivono due fratelli senegalesi di 14 e 22 anni insieme ai genitori, e un connazionale di 32 anni con il padre.

Secondo quanto ricostruito, la lite è scoppiata per un motivo banale: il 22enne avrebbe rimproverato il coinquilino di 10 anni più grande per aver spento le luci di casa senza motivo. Dalle parole si è presto passati ai fatti: il 32enne avrebbe schiaffeggiato il giovane, che ha reagito colpendolo con un joystick della PlayStation. A quel punto, il 32enne è corso in cucina, ha afferrato un coltello con una lama di oltre 20 centimetri e ha inseguito il coinquilino, che ha tentato di fuggire rifugiandosi in bagno e poi uscendo dalla finestra in giardino.

Tuttavia, l’aggressore ha raggiunto il giovane all’esterno, lo ha gettato a terra e lo ha accoltellato due volte alla schiena, tentando poi di soffocarlo. Solo l’intervento del fratello minore della vittima e di un vicino di casa ha posto fine all’aggressione.

All’arrivo dei carabinieri, il 22enne è stato trovato in stato di shock e con la maglia insanguinata. L’aggressore, che non ha opposto resistenza, è stato arrestato per lesioni personali aggravate e minacce aggravate dall’uso di un’arma. Ha cercato di giustificarsi dicendo di essersi difeso, ma la sua versione non ha convinto gli inquirenti. È stato inoltre denunciato per porto di oggetti atti a offendere.

La vittima, soccorsa dal personale del 118 e trasportata al pronto soccorso di Riccione, ha ricevuto una prognosi di sette giorni. Entrambi i fratelli hanno riferito di una convivenza tesa con il coinquilino, nonostante condividessero la casa da cinque anni. I genitori di entrambi i nuclei familiari non erano presenti al momento della lite.

Questa mattina, il 32enne è comparso davanti al giudice per il processo per direttissima. Dopo la convalida dell’arresto, è stato disposto il suo trasferimento in carcere in attesa della prossima udienza, fissata per il 30 settembre.

(immagine d’archivio)