HomeAmbienteRiccione: Comune e Polisportiva accelerano per la prima comunità energetica

Il progetto è stato ammesso al bando regionale con un finanziamento di 50mila euro


Riccione: Comune e Polisportiva accelerano per la prima comunità energetica


12 Luglio 2024 / Redazione

È nata la prima comunità energetica rinnovabile a Riccione. Ne fanno parte il Comune di Riccione, come socio promotore e fondatore, e la Polisportiva. Ma tutti ne potranno fare parte: privati, piccole e medie imprese, enti pubblici e locali, associazioni, enti di ricerca e formazione, enti religiosi, quelli del terzo settore e di protezione ambientale.

La costituzione della comunità energetica è un passo importante nell’impegno dell’amministrazione comunale verso la lotta al cambiamento climatico e la promozione dello sviluppo sostenibile per accelerare la transizione ecologica e un primo step significativo per la realizzazione di un modello di produzione e condivisione di energia pulita per Riccione – ha commentato l’assessore all’Ambiente Christian Andruccioli –. Tra gli obiettivi primari delle comunità energetiche rinnovabili ci sono i benefici ambientali, economici e sociali che derivano agli associati e alle aree locali in cui operano mediante la produzione e la condivisione di energia rinnovabile, prodotta attraverso l’autoconsumo”.

Le comunità energetiche rinnovabili sono un insieme di cittadini, piccole e medie imprese, enti territoriali e locali che usano l’energia elettrica rinnovabile prodotta da impianti di uno o più soggetti facenti parte della comunità stessa. In una Cer l’energia elettrica “pulita” prodotta viene messa in condivisione tra i diversi soggetti produttori e consumatori, localizzati all’interno di una stessa area geografica e facenti parte della stessa comunità, grazie all’impiego della rete di distribuzione elettrica nazionale. Le Cer si basano sul concetto di autoconsumo diffuso dell’energia pulita e permettono a cittadini, alle piccole imprese e agli enti locali di produrre, consumare e condividere energia rinnovabile.

La “Cer Comune di Riccione” si è costituita il 3 luglio sotto forma di “associazione non riconosciuta” e presto sarà avviata la procedura per l’acquisizione della personalità giuridica. L’iter amministrativo che ha portato alla sua costituzione ha previsto l’approvazione del Consiglio comunale, nella seduta del 27 giugno scorso, con l’approvazione dello statuto, e la seguente nomina del consiglio di amministrazione della neo associazione. Il consiglio di amministrazione, che resterà in carica fino al 2027, è composto dalla sindaca del Comune di Riccione, Daniela Angelini, dal presidente della Polisportiva Riccione, Michele Nitti, e Ivan Severini.

La costituzione della comunità energetica rinnovabile sul territorio di Riccione fa seguito alla partecipazione dell’amministrazione comunale al bando regionale “Por Fesr 2021-2027 per il sostegno allo sviluppo di comunità energetiche rinnovabili”. La candidatura del Comune di Riccione al bando regionale, deliberata dalla giunta comunale nel febbraio del 2023, è stata ammessa e finanziata dalla Regione Emilia-Romagna per l’importo complessivo di 50mila euro, pari al 90 per cento della proposta progettuale. Il finanziamento sarà impiegato per sviluppare gli studi di fattibilità propedeutici alla realizzazione di impianti che potranno rientrare nel circuito della Cer individuati su vari fabbricati di proprietà comunale.

Tra le funzioni della “Cer Comune di Riccione”, sancite nello statuto, c’è la promozione dell’installazione di impianti a fonte rinnovabile e della riduzione dei costi energetici degli associati; si fa garante che l’energia prodotta sia destinata all’autoconsumo istantaneo in sito e alla condivisione tra i membri e che l’energia prodotto negli impianti di sua proprietà sia messa a disposizione degli associati.

La Cer di Riccione ha inoltre lo scopo di promuove iniziative di carattere sociale destinando ogni anno una quota parte dell’importo della tariffa premio e di eventuali entrate, derivanti anche dalla produzione e dallo stoccaggio dell’energia eccedente accumulata, per la costituzione di un fondo sociale destinato alla realizzazione di azioni di contrasto alla povertà energetica e di educazione al consumo energetico consapevole.