HomeEventiRiccione fa il pieno di solidarietà. 130 persone a tavola contro il cancro

Il “Charity Dinner” dello IOR raccoglie quasi 9.000 euro


Riccione fa il pieno di solidarietà. 130 persone a tavola contro il cancro


22 Maggio 2024 / Redazione

Il territorio di Riccione si conferma in prima linea a sostegno della ricerca scientifica oncologica che porta al letto dei pazienti le prospettive di cura più innovative ed efficaci. Dopo il grande impegno dell’11 e 12 maggio, weekend della Festa della Mamma, in cui i banchetti presidiati non solo nella città adriatica ma anche a Cattolica, Misano, Gabicce, Coriano, San Giovanni in Marignano, Morciano e Pianventena hanno distribuito in due giorni quasi 1500 azalee complessive per un incasso totale che ha superato i 27.000 euro, i volontari della sede più ad est dello IOR si sono incontrati nuovamente a stretto giro di posta per sedersi a tavola e far la differenza a favore della lotta contro il cancro portata avanti presso i laboratori dell’IRST “Dino Amadori” IRCCS di Meldola. L’appuntamento era per venerdì 17 presso la “Locanda I Girasoli” per il “Charity Dinner IOR”: una serata cui hanno partecipato ben 130 persone, per una raccolta che ha sfiorato i 9.000 euro.

 

A certificare l’importanza dell’evento la presenza della massima autorità istituzionale di Riccione, il Sindaco Daniela Angelini, che ci ha tenuto a ringraziare sia i volontari per il loro impegno del tutto altruistico e gratuito al fianco dei pazienti del territorio, sia l’Istituto Oncologico Romagnolo per l’attività che porta avanti ormai da 45 anni al servizio del benessere dei cittadini che ricevono una diagnosi di tumore e delle loro famiglie. In rappresentanza dell’IRST “Dino Amadori” IRCCS, cui i contributi verranno interamente devoluti, anche la dott.ssa Oriana Nanni, Direttrice dell’Unità Operativa Complessa di Biostatistica e Sperimentazioni Cliniche, che ha preso la parola durante la cena spiegando alcune interessanti particolarità della ricerca scientifica. «L’Oncologia negli ultimi anni ha fatto davvero passi da gigante incredibili – ha affermato – i tassi di sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi, per alcuni tipi di neoplasie particolarmente aggressive come, per esempio, il tumore al polmone non microcitoma, sono praticamente quadruplicati. Questo risultato si deve ad un cambio totale di paradigma, per cui oggigiorno più che guardare la sede, l’organo in cui la malattia nasce e scegliere le terapie in base a ciò, si va a colpire la particolare caratteristica molecolare che ha permesso a quel tipo di cancro di nascere e proliferare. Anche per i tumori più aggressivi o diagnosticati tardi abbiamo trattamenti che ci permettono, se non di perseguire l’obiettivo della guarigione, almeno di tentare di trasformarli in malattie croniche, garantendo mesi e anni di vita di ottima qualità per i nostri pazienti. In futuro l’obiettivo è quello di avere conoscenze sempre più approfondite della genetica del cancro, in modo da garantire la terapia più giusta e personalizzata alla singola persona: per questo, ogni iniziativa in grado di sostenerci in questa direzione è preziosa e vi ringrazio di essere qui stasera».

 

Fabrizio Miserocchi, nella doppia veste da Direttore Generale IOR e Presidente IRST, ha fatto eco alla dott.ssa Oriana Nanni, sottolineando come «questi eventi serali sono fondamentali non solo per raccogliere contributi a sostegno della ricerca, ma per fare cultura intorno alla lotta contro il cancro. Non dimentichiamo infatti che, a prescindere dagli studi che portano all’avanzamento delle terapie per farmaci sempre più efficaci, prevenzione e diagnosi precoce rimangono comunque due armi fondamentali grazie a cui potremmo abbattere la mortalità dei tumori di circa il 50%. Prendersi cura di noi stessi con una sana alimentazione, un esercizio fisico regolare e evitando abitudini come fumo e alcol in eccesso abbassa la probabilità di ammalarsi: e anche laddove ci si ammalasse, il cancro ha tutt’altre prospettive di guarigione se scoperto nelle sue fasi più iniziali. Per questo motivo è fondamentale ritrovarci e parlare di certi argomenti: non possiamo mettere la lotta contro il cancro esclusivamente nelle mani di medici e ricercatori, ma dobbiamo sentirci tutti coinvolti con le nostre scelte di vita individuali. Ringrazio quindi di cuore voi volontari per l’impegno e la presenza che garantite da sempre; Rita e Vincenzo Leardini per l’ospitalità; gli sponsor Banca Malatestiana e Camping Adria che hanno contribuito al successo dell’evento; e le pasticcerie Tommasini e Moderna per averci offerto i dolci al termine della cena».  

Oriana Nanni, Direttrice dell’Unità Operativa Complessa di Biostatistica e Sperimentazioni Cliniche e Fabrizio Miserocchi, direttore Generale IOR