Riccione: Fiorenzo Siboni nominato Cavaliere da L’Ordre des Coteaux de Champagne
16 Febbraio 2024 / Redazione
La sindaca di Riccione Daniela Angelini, insieme al presidente di Confesercenti Fabrizio Vagnini, ha portato le congratulazioni della città a Fiorenzo Siboni che ha ricevuto la prestigiosa nomina di Chevalier de Champagne.
Il riconoscimento di cavaliere è stato conferito al titolare de “Lenoteca Wine Bar” di Corso Fratelli Cervi da L’Ordre des Coteaux de Champagne, l’unica Confraternita del vino in rappresentanza dell’intera viticoltura della Champagne – vigneron, maison e cooperative – in Francia e all’estero.
“Entrare nell’enoteca di Fiorenzo Siboni – ha detto la sindaca Daniela Angelini – significa intraprendere un viaggio nei territori, tra i sapori e i profumi, in cui viene prodotto lo champagne. Estremo conoscitore della materia, accompagna, attraverso una narrazione dotta e puntuale, il consumatore in un’esperienza unica. La sua competenza rappresenta un’eccellenza per la città di Riccione”.
Il conferimento del titolo di Chevalier de Champagne a Fiorenzo Siboni è avvenuto nei mesi scorsi al Grand Chapitre de Florence, nei saloni di Palazzo Borghese proprio a Firenze. “Un riconoscimento sorprendente e inaspettato – ha detto Siboni accogliendo Daniela Angelini e Fabrizio Vagnini –. Inizialmente quasi non ci credevo: mi sono molto emozionato”.
“La crisi del commercio è un fenomeno ormai acclarato, ma sono attività come quelle di Fiorenzo che mi fanno essere ottimista sulla sopravvivenza del commercio di vicinato alla concorrenza della grande distribuzione e dell’online. Il fattore umano è quello che distingue “Lenoteca”: la passione e la competenza messi in campo dal suo titolare danno un valore aggiunto inestimabile, qualcosa che nessun algoritmo potrà mai replicare. Come presidente di Confesercenti mi sento molto orgoglioso di avere tra gli associati un’attività che ha ottenuto un riconoscimento così prestigioso, ma ritengo che questo dovrebbe essere motivo d’orgoglio per tutta la città di Riccione e la sua classe imprenditoriale”, conclude Fabrizio Vagnini.