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La lettera-testamento: "Che tristezza vedere un partito fascista al governo del nostro Paese"


Riccione: l’ultimo saluto a Tiziano Solfrini


10 Luglio 2024 / Redazione

Una folla di amici, amiche, compagni e compagne si sono uniti ai famigliari per dare l’ultimo saluto a Tiziano Solfrini sotto i raggi di un sole cocente. Hanno preso la parola la figlia Silvia, Chiara Biagini per l’Amministrazione comunale, Riziero Santi Segretario Pd, Danilo Trappoli Anpi e gli amici Nando Piccari, Marina Zoffoli e Giorgio Fabbri. La nipote Erica, da ultima, ha letto una lettera molto toccante che Tiziano ha lasciato, attraverso l’amico Paolo Zaghini, ai famigliari e al Segretario del Pd di Riccione Riziero Santi, che a sua volta ha girato a Elly Schlein. Un testimonianza d’amore verso la famiglia e un testamento politico rivolto al partito, sua seconda famiglia.

𝗟𝗔 𝗟𝗘𝗧𝗧𝗘𝗥𝗔 𝗧𝗘𝗦𝗧𝗔𝗠𝗘𝗡𝗧𝗢 𝗗𝗜 𝗧𝗜𝗭𝗜𝗔𝗡𝗢 𝗦𝗢𝗟𝗙𝗥𝗜𝗡𝗜

Carissimi,

quando mi leggerete non ci sarò più. Ho vissuto una vita lunga e piena di grandi soddisfazioni. E di un grande amore verso mia moglie Ilva, e di grande affetto verso le nostre due figlie, Valentina e Silvia. E dalla gioia di avere avuto due nipoti splendidi a cui abbiamo dato tutto il nostro amore, Erica e Ruben. A tutti i miei famigliari auguro di proseguire la loro vita in prosperità e in felicità. Ai miei nipoti auguro anche di trovare un grande amore come è stato il mio con Ilva.

Voglio anche salutare tutti gli amici e i compagni di una vita. Sin da ragazzo ho militato in un grande partito della sinistra italiana ed europea, il Partito Comunista Italiano. Per esso ho lavorato sia nella sua organizzazione che come suo esponente nelle pubbliche amministrazioni: come Segretario dei giovani comunisti della FGCI e come Segretario del Comitato Comunale di Riccione, come consigliere comunale ed assessore per lunghi anni del Comune di Riccione, come Presidente dell’Azienda di Soggiorno, come Presidente della società di gestione dell’aeroporto Aeradria. In ogni ruolo ho sempre cercato di fare del mio meglio per il bene pubblico, nella convinzione che essere un uomo della sinistra italiana volesse dire impegnarsi per la piena affermazione della democrazia nel nostro Paese, battersi per la crescita economica e sociale del popolo, lavorare per  dare una prospettiva di vita migliore ai giovani.

Non voglio fare l’elenco delle tante cose su cui mi sono impegnato e che in parte ho realizzato. Non è questa la cosa importante. Importante per me è lasciare nelle tante persone che ho conosciuto, con cui ho lavorato, con cui ho fatto politica un ricordo di una persona per bene, di uno che ha sempre cercato di costruire un futuro migliore per Riccione, per l’Italia, per il suo Partito.

Oltre trent’anni fa il PCI decise di cambiare nome: divenne PDS, DS ed infine PD. Storie diverse, ma in cui io mi sono riconosciuto e ho continuato a portare il mio piccolo contributo da militante di base sino alla fine.

Nel 1978 avevo fatto la scelta di lasciare il lavoro nel Partito per provarmi nel lavoro privato. Anche qui credo di aver conseguito risultati economici positivi per me e per la mia famiglia. Voglio dunque ringraziare anche tutti coloro che hanno creduto in me dandomi la possibilità di effettuare lavori importanti in campo privato.

La mia tristezza è per l’oggi, di vedere un partito fascista al governo del nostro Paese. Con grandi responsabilità delle forze democratiche di averlo consentito per le loro divisioni. Ho avuto come suocero un eroe della Resistenza alle forze nazi-fasciste come “Uragano”, Fermo Melotti. Il suo insegnamento e la sua memoria sono stati per me, come per sua figlia Ilva, una guida in tutta la mia, nostra, vita. Chiedo dunque ai partiti democratici di unirsi, di costruire un progetto unitario per  battere le destre e respingere ogni rigurgito antidemocratico, autoritario e fascista in Italia. Il nostro Paese non merita un governo come questo.

Infine un saluto e un abbraccio a tutti i miei famigliari, agli amici più cari, a tutti i compagni che con me hanno condiviso, in fasi diverse, pezzi del percorso della mia vita. Non piangete per me. Ricordatemi come una persona cara che ha avuto la fortuna di vivere con voi tanti anni.

Tiziano Solfrini

Scritto in Riccione il 2 giugno 2024