Riccione, non solo discoteca: il teatro conquista il Cocoricò
19 Febbraio 2024 / Redazione
Si è conclusa con grande successo Scritture in scena, rassegna di nuova drammaturgia proposta da Riccione Teatro in una location inconsueta: la piramide del Cocoricò, discoteca simbolo della Riviera adriatica. Dal 14 al 16 febbraio lo storico tempio della musica techno si è trasformato in un avamposto del nuovo teatro, con quattro spettacoli scritti da autori emergenti e portati in scena da registi e interpreti under 35.
La rassegna – organizzata da Riccione Teatro con il sostegno di Ministero della Cultura e SIAE, nell’ambito del programma “Per Chi Crea” – è ruotata attorno a quattro drammaturghi profondamente legati a Riccione. Due degli spettacoli, R+G e Inferno grande, sono stati scritti dal varesino Tommaso Fermariello e dal veronese Nicolò Sordo, già vincitori del Premio Riccione “Pier Vittorio Tondelli”, la sezione under 30 del prestigioso Premio Riccione per il Teatro. Altri due spettacoli, A+A e Afànisi, sono invece firmati dal palermitano Giuliano Scarpinato e dal napoletano Alessandro Paschitto, ex allievi della scuola itinerante di drammaturgia Scritture, diretta da Lucia Calamaro e promossa da Riccione Teatro. Con approcci diversi e linguaggi innovativi, gli autori hanno portato in scena la scoperta del sesso (Scarpinato, A+A), i buchi neri di una sonnolenta località di villeggiatura (Sordo, Inferno grande), i turbamenti adolescenziali di Romeo e Giulietta (Fermariello, R+G) e la magia del teatro, capace di invertire i ruoli tra autore e spettatore (Paschitto, Afànisi).
Gli allestimenti a cura dello Studio grafico Luca Sarti e di Inserire Floppino hanno reinventato gli ambienti del Cocoricò, trasformandoli in veri e propri spazi di sperimentazione artistica, oltre che teatrale. Tutte le serate sono inoltre state accompagnate da una selezione musicale del duo riccionese Rivoluzione Romantica (Alberto Albani e Edoardo Bertuccioli) e dalla videoinstallazione Outside In, omaggio al Riccione TTV Festival. Un omaggio fortemente simbolico, visto che il TTV con i suoi ospiti internazionali da quasi quarant’anni esplora i confini fra teatro, video e arti contemporanee, facendo di Riccione un polo di innovazione culturale.
Sandra Villa, vicesindaca e assessora a Cultura e Scuola del Comune di Riccione: «Scritture in scena ha portato centinaia e centinaia di ragazzi sotto la piramide del Cocoricò per partecipare a drammaturgie scritte ed interpretate da giovani artisti, grazie al bando “Per chi crea” del Ministero della Cultura e della Siae. Il luogo, caro ai giovani, ha svolto un ruolo determinante, offrendo una rilettura culturale di uno spazio dinamico e significativo per Riccione. Grazie a tutte le ragazze e ai ragazzi che hanno compreso e condiviso i significati profondi e le modalità innovative di questa avventura e che ne hanno decretato il grande successo».
Simone Bruscia, direttore di Riccione Teatro: «Qui, a Riccione, tutto può succedere. Anche il teatro, sotto la piramide del Cocoricò. Dove non solo si balla, ma si fa spettacolo con le nuove scritture in scena, con le nuove generazioni che vivono il teatro con consapevolezza, come un’esperienza collettiva. In queste serate ragazze e ragazzi hanno incontrato il teatro affollando il dance floor trasformato a platea. E li abbiamo visti commuoversi e scuotersi, spalancare gli occhi a meraviglia, felici. È il teatro stesso che si rigenera in questi luoghi, si mette in discussione – e noi con il teatro, s’intende – si plasma con nuove luci, nuovi sguardi, schiude a nuovi mondi. Riccione, città di frontiera, da sempre sospesa tra il sogno e la realtà, ha saputo osare anche questa volta, puntando sulla promozione della drammaturgia e sul ricambio generazionale».