Riccione: nuovo regolamento sui dehors. Sviluppo economico e maggiore qualità degli spazi urbani
19 Settembre 2024 / Redazione
Questa sera alle 20 è convocato in seduta pubblica il Consiglio comunale di Riccione presso la residenza comunale (viale Vittorio Emanuele II, 2). Nell’ordine del giorno è prevista la discussione e l’approvazione del nuovo regolamento sui dehors proposto dalla Giunta comunale, che rappresenta un passo importante verso una gestione più organizzata degli spazi urbani, coordinando le normative esistenti e favorendo lo sviluppo economico nel settore della ristorazione e del turismo.
Perché serve un regolamento
Durante l’emergenza sanitaria, molte attività commerciali hanno potuto estendere temporaneamente i propri spazi all’aperto, grazie a deroghe straordinarie, essenziali per rispettare le norme di distanziamento sociale e garantire la sopravvivenza economica. Con la conclusione di queste misure emergenziali, si avverte ora la necessità di un regolamento strutturato che regoli in modo stabile e sostenibile l’uso degli spazi urbani.
Il regolamento riguarda l’installazione e l’utilizzo degli spazi esterni applicabili agli esercizi pubblici per la somministrazione di alimenti e bevande, comprese le strutture situate all’interno di alberghi o di altre strutture ricettive.
Inoltre, interessa anche le imprese artigianali che vendono prodotti alimentari e consentono il consumo sul posto di vivande e specialità gastronomiche, nonché le realtà agrituristiche e di turismo rurale. Sono escluse dall’applicazione tutte le attività che si trovano nell’area del demanio marittimo e portuale, oltre a quelle all’interno del Piano dell’arenile. I dehors possono essere installati su aree pubbliche, aree private con servitù di uso pubblico e su proprietà private collegate direttamente agli esercizi citati.
Cosa prevede il regolamento
Le strutture saranno classificate in base a specifiche caratteristiche: aperte e scoperte e con tavolini, sedie ed elementi di ombreggiamento, oppure con le medesime caratteristiche e dotate di elementi di delimitazione orizzontale e verticale, o aperte e delimitate da pergolati e con possibilità di chiusura stagionale per un massimo di 180 giorni all’anno. Possono inoltre essere autorizzate altre combinazioni non standard di dehors purché approvati nell’ambito di progetti speciali. Il regolamento stabilisce la durata della concessione che può essere di tre anni rinnovabili per altri due, a condizione che le strutture non siano delimitate da chiusure verticali e orizzontali. Le superfici consentite per i dehors non devono superare il 50% della somministrazione del pubblico esercizio o uno spazio massimo di 50 mq, mentre per le strutture aperte e delimitate da pergolati e con possibilità di chiusura stagionale per un massimo di 180 giorni all’anno la superficie occupata non deve superare i 30 mq e per le attività artigianali il limite è fissato a 15 mq. In ogni caso il fronte lineare non potrà superare quello del pubblico esercizio (dal conteggio sono escluse le superfici perimetrali occupate da fioriere e delimitazioni laterali). Il regolamento tiene conto anche della complessità del tessuto urbano, dei diversi valori paesaggistici, culturali e commerciali degli spazi pubblici e privati su cui insistono le attività, prevedendo la suddivisione del territorio comunale in quattro zone – aree di interesse storico e identitario, aree strategiche di rigenerazione urbana che riguardano i viali commerciali del centro e della zona turistica, territorio urbanizzato non compreso nelle precedenti aree, zona rurale e aree esterne al territorio urbanizzato – e per ognuna definisce gli elementi delle strutture esterne, i materiali da impiegare, le forme e i colori ammessi. L’obiettivo è rendere l’installazione di questi spazi non solo più funzionale, ma anche in armonia con l’ambiente circostante, valorizzando l’estetica urbana. Saranno anche fornite planimetrie dettagliate, abachi per l’allestimento, una tavolozza colori, strumenti utili nella progettazione di dehors che si integreranno armoniosamente con il contesto urbano, preservando il decoro e l’identità di Riccione.
Cosa cambia per chi ha già un dehor
Per le attività che già dispongono di un’autorizzazione per l’occupazione di suolo pubblico o per il posizionamento di installazioni esterne sarà necessario adeguarsi alle nuove disposizioni del regolamento entro il 31 ottobre 2026, presentando una nuova istanza. Questo periodo di transizione è pensato per minimizzare gli impatti economici sui titolari di concessioni esistenti e garantire che possano uniformarsi alle nuove regole con tempi e modalità adeguati.
La sindaca Daniela Angelini e l’assessore all’Urbanistica Christian Andruccioli hanno sottolineato l’importanza di questo regolamento congiuntamente, affermando: “Il nuovo regolamento rappresenta un passo fondamentale per Riccione. Vogliamo sostenere concretamente le attività di ristorazione e turismo, essenziali per la nostra economia, e allo stesso tempo tutelare e valorizzare gli spazi pubblici, mantenendo il decoro della città. Con questo regolamento, puntiamo a garantire un equilibrio migliore tra sviluppo economico e qualità degli spazi urbani. Il regolamento è stato realizzato accogliendo le istanze e le osservazioni delle associazioni di categoria e degli ordini dei collegi professionali. Questo strumento, concepito per essere di grande utilità per le imprese, integra le esigenze emerse e le funzionalità necessarie. È frutto di oltre un anno di lavoro con le associazioni di categoria e risponde alle necessità del settore, bilanciando operatività ed efficacia per le strutture coinvolte. Per quanto riguarda i progetti speciali previsti nel regolamento, l’amministrazione incontrerà i comitati d’area e i consorzi per collaborare attivamente alla loro definizione e costruzione”.
Se approvato, il regolamento entrerà in vigore con l’obiettivo di rendere Riccione un esempio di accoglienza e bellezza, offrendo a cittadini e visitatori un’esperienza di alta qualità e promuovendo una visione equilibrata tra tradizione e innovazione.