Riccione, positivo alla cannabis prima della legge ma patente sospesa lo stesso
14 Gennaio 2025 / Redazione
Un banale incidente senza feriti si è trasformato in un incubo per un barista di Riccione, 28 anni, che si è visto sospendere la patente per un anno a causa di un’applicazione per lo meno dubbia delle nuove norme del Codice della strada. L’episodio, avvenuto il 30 ottobre 2024, riguarda una mancata precedenza a un incrocio e non avrebbe dovuto essere soggetto alle disposizioni della riforma entrata in vigore il 14 dicembre 2024.
La vicenda ha avuto inizio quando, cinque ore dopo l’incidente, il conducente è stato convocato dalla polizia locale per un prelievo di liquidi biologici. Dai test tossicologici è emersa la presenza di cannabis nelle urine, che l’uomo ha spiegato essere dovuto al consumo di uno spinello avvenuto alcuni giorni prima. Il prefetto di Rimini, applicando le nuove norme del Codice della strada, ha emesso il 21 dicembre un provvedimento che prevede la sospensione della patente per un anno.
La riforma, fortemente voluta dal ministro dei Trasporti Matteo Salvini, ha modificato l’articolo 187 del Codice della strada, stabilendo che la positività ai test tossicologici sia sufficiente a configurare un reato, senza dover dimostrare uno stato di alterazione psico-fisica al momento dell’intervento.
Nel caso specifico, però, la norma non avrebbe dovuto essere applicata poiché il sinistro è avvenuto prima della sua entrata in vigore. L’avvocatessa Sara Arduini, che rappresenta il barista, ha sottolineato che il provvedimento sarebbe frutto di un errore, forse causato da una tardiva registrazione della notizia di reato.
In attesa della fissazione dell’udienza presso il giudice di pace, il barista si trova nell’impossibilità di utilizzare qualsiasi mezzo per spostamento, condizione che incide pesantemente sulla sua vita privata e lavorativa.