Nella giornata del 20 aprile, i Carabinieri della Sezione Operativa di Riccione hanno eseguito 2 misure cautelari nei confronti di altrettanti soggetti di origine campana, gravemente indiziati – a vario titolo – del reato di rapina.
In particolare, come ricostruito meticolosamente dagli investigatori, lo scorso ottobre, a Riccione, un imprenditore romagnolo, mentre era in compagnia della moglie a passeggio per le vie della Perla, era stato “adocchiato” da taluni individui, appostati nei pressi di un noto ristorante, e poi seguito fino al momento in cui hanno ritenuto possibile perpetrare una rapina.
La pazienza dei presunti autori era stata ripagata perché, dopo quasi 4 ore di pedinamento, si era presentata l’occasione favorevole: mentre la vittima si trovava seduta in macchina ad attendere la moglie, impegnata in alcune commesse, questi si sarebbero avvicinati a bordo di uno scooter e approfittando del finestrino aperto, con un’azione fulminea e ben preparata, gli avevano strappato un prezioso orologio dal polso, provocandogli anche delle lesioni personali.
Il malcapitato aveva quindi immediatamente allertato i Carabinieri che, avviate le indagini, in pochi minuti sono riusciti ad individuare i mezzi con i quali si erano mossi i presunti autori del fatto, tutti identificati nel giro di poche ore.
Successivamente, con l’ausilio delle indagini tecniche svolte anche attraverso i reparti speciali dell’Arma, la Procura della Repubblica di Rimini, che ha coordinato le indagini, avallando la tesi investigativa dei Carabinieri operanti, ha avanzato la richiesta di misure cautelati nei confronti degli odierni indagati.
E così che il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Rimini ha emesso l’ordinanza con la quale gli stessi sono stati sottoposti agli arresti domiciliari presso le rispettive abitazioni.