Home___aperturaRiccione. Il consiglio di Stato rinvia tutto ad ottobre. Si avanti con il commissario

Il consiglio di Stato si pronuncerà nel merito il 10 ottobre


Riccione. Il consiglio di Stato rinvia tutto ad ottobre. Si avanti con il commissario


25 Luglio 2023 / Redazione

Il Consiglio di Stato ha chiesto ai legali del centrosinistra  di non procedere con la richiesta di  sospensiva ma di procedere con la sentenza di merito il 10 ottobre.  I legali hanno accolto la richiesta. Quindi tecnicamente non vi è stata bocciatura delle richiesta di sospensiva, ma solo lo spostamento alla sentenza di merito.   Il ricorso era stato presentato dallo studio legale Sandulli, Battini e Cimino del foro di Roma. Tra gli osservatori più attenti si dava per scontato questo pronunciamento. Tutto rinviato alla sentenza di merito prevista per il 10 ottobre prossimo

Gli scenari che si aprono dopo oggi il pronunciamento del Consiglio di Stato sono tre:

  • Il consiglio di Stato accoglie il ricorso nel merito nella sentenza che pronuncerà il 10 ottobre. In questo caso ritorna Sindaca Angelini, giunta e consiglio e potrà governare fino alla fine della legislatura
  • Il consiglio di Stato boccia il ricorso. Tutto rimane come ora. Rimane il commissario e si andrà ad elezioni anticipate nella primavera 2024
  • Il consiglio di Stato chiede di rivotare in alcune sezioni elettorali

Il ricorso del centrosinistra si incentra su tre aspetti fondamentali:

  • Il Tribunale amministrativo regionale dell’Emilia Romagna avrebbe travisato la portata concreta delle irregolarità relazionate dalla Prefettura di Rimini.
  • C’è piena corrispondenza tra il numero di votanti registrati e quello delle schede scrutinate.
  • E’ stata smontata anche la questione della cosiddetta scheda ballerina, peraltro indicata solo quale semplice ipotesi – non provata – dallo stesso TAR: al momento della verifica del materiale di tutte le sezioni presso il seggio centrale, alla presenza del Giudice del Tribunale di Rimini, nessuna busta è risultata fuori posto come attestato dal verbale firmato dal magistrato stesso.

Foto di copertina. Daniela Angelini con la commissaria prefettizia