Riccione, UIL: “Negati diritti assistenza disabili”, ma il Comune: “Eredità passata amministrazione”
9 Febbraio 2023 / Redazione
Botta e risposta fra la UIL e il Comune di Riccione sulla vicenda di una dipendente con genitori disabili.
Il sindacato denuncia “una seria violazione dei diritti dell’assistenza dei disabili che sta avvenendo ormai da parecchi mesi nel Comune di Riccione”.
Il caso è questo: il Tribunale di Rimini sez. Lavoro a Marzo 2022 ha riconosciuto i genitori di una dipendente comunale invalidi al 100% con Handicap grave ex comma 3 art. 3 della legge 104/92 oltre ai requisiti per l’assegno di accompagno. Nel mese di Aprile 2022 la dipendente ha chiesto di beneficiare dei 3 giorni di assistenza ex lege 104/92 per ciascun genitore. Questa richiesta ha portato allo spostamento immediato del suo luogo di lavoro dalla portineria (con ultima valutazione del personale massima) all’ufficio Urp.
“Tale spostamento – sostiene la UIL di Rimini – è palesemente discriminatorio e illegittimo perchè basato unicamente sull’utilizzo, da parte della dipendente, dei suddetti giorni previsti dalla legge per l’assistenza ai disabili al punto che come sindacato con il nostro legale Mario Erbetta abbiamo invitato l’amministrazione comunale a riassegnare la dipendente alla portineria. La dirigente comunale competente alle richieste del nostro legale ha evidenziato esclusivamente i disagi “per la mancata continuità a causa dei numerosi giorni di assenza durante il mese”, po- nendo l’accento sulla necessità di non aggravare il servizio ma senza contemperare le esigenze della Pa a quelle dell’assistenza dei disabili genitori di una dipendente”.
E sindacato alza i toni: “Questo è quello che accade al Comune di Riccione, la tutela di facciata della disabilità tanto sbandierata dall’amministrazione comunale riccionese al momento pratico viene messa da parte per questioni organizzative dei servizi. Il cambio del luogo di lavoro della dipendente, nostra iscritta, è palesemente punitivo vista la tempistica temporale tra richiesta dei permessi 104 e trasfe- rimento, ma la vera punizione di fatto l’hanno avuta i genitori disabili della dipendente che per avere l’assistenza della figlia hanno visto la stessa in difficoltà a causa di questo cambio di postazione lavorativa”.
“Lascia esterrefatti come l’amministrazione comunale di Riccione non riesca a sostituire per soli 6 giorni al mese una dipendente che utilizza tali giorni per l’assistenza ai genitori disabili e che ri- tenga più facile e meno complicato spostare di postazione tale dipendente punendola di fatto per aver richiesto il suo diritto stabilito dalla legge di assistere i suoi genitori” dichiara l’Avv. Mario Erbetta legale della UIL che conclude “leggi di civiltà come la l. 104/92 vengono di fatto vanificate dalle amministrazioni comunali. I dipendenti che beneficiano dei permessi della legge 104/92 vengono guardati con diffidenza come fossero furbetti o vagabondi, mentre in realtà con la loro as- sistenza suppliscono alle mancanze di un’assistenza domiciliare pubblica carente. Tutto ciò è erra- to. La tutela della disabilità deve essere perseguita in ogni modo anche riorganizzando i servizi, questo dovrebbe fare un’amministrazione pubblica”.
Ma l’attuale amministrazione della Perla non ci sta: “Lo spostamento di luogo di lavoro della dipendente – sottolinea Alessandro Nicolardi, assessore al personale del Comune di Riccione – risale alla passata amministrazione. Una situazione che abbiamo ereditato e che abbiamo comunque preso in considerazione valutando che il sistema di mobilità interna del personale dipendente abbia seguito i principi di rotazione, efficienza, economicità e razionalizzazione della gestione delle risorse umane contenuti nel vigente regolamento comunale che disciplina Uffici e Servizi. Come amministrazione siamo sensibili al problema sollevato e ci siamo infatti subito interessati per trovare una soluzione che possa rispondere alle esigenze delle parti coinvolte”.
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