Dopo 57 giorni la mostra dell’Osservatorio sulla criminalità organizzata della provincia di Rimini saluta Villa Franceschi Riccione – Dopo 57 simbolici giorni, quelli trascorsi tra la strage di Capaci e quella di via d’Amelio in cui persero la vita i magistrati Falcone e Borsellino e le loro scorte, la mostra Una vita contro la mafia saluta la Città di Riccione attraverso un evento di finissage collettivo contro le mafie aperto alla cittadinanza. Un progetto artistico a cura degli studenti dei corsi di grafica del Liceo Artistico Volta Fellini di Riccione e dell’I.S.I.S.S. Einaudi Molari di Rimini, che attraverso un’attività introspettiva hanno dato continuità al percorso artistico della mostra. Partendo da una riflessione sugli stati d!animo che il tema della lotta alle mafie ha fatto scaturire in loro, i ragazzi e le ragazze hanno lasciato spazio ad una lacerazione che si è trasformata in bellezza. “L’insegnamento della legalità costituisce una delle frontiere educative più importanti e ha l’obiettivo principale di creare un circolo virtuoso fra i giovani cittadini e le istituzioni, per incentivare l’assunzione di responsabilità del singolo verso la collettività” raccontano le docenti. Grafica, fotografia e reportage saranno al centro della mattinata di venerdì 20 ottobre dalle 10:30 a Villa Franceschi, viale Gorizia 2, Riccione. “Come nella pratica giapponese del Kintsugi, dalle cicatrici lasciate dalle mafie si può rinascere, ricucire, attribuendo un valore che solo la cultura può infondere” . È questa la testimonianza degli studenti che hanno partecipato al progetto e che durante la permanenza della mostra nella splendida cornice della Villa hanno dato vita all!esposizione attraverso visite guidate molto partecipate. Oltre 200 ragazze e ragazzi delle scuole secondarie di primo e secondo grado di Rimini e Riccione hanno visitato Una vita contro la mafia, scoprendo le storie, le speranze, gli insegnamenti di chi ha perso la vita per mano della criminalità organizzata. E comprendendo l!importanza di porre al centro la cultura contro le infiltrazioni mafiose che si fanno spazio anche sul territorio romagnolo. “Dopo Riccione, dove è stata fortemente voluta, la mostra itinerante realizzata dall’istituto Einaudi Molari di Rimini continuerà il suo viaggio verso il Comune di San Giovanni in Marignano” annuncia l’Osservatorio sulla criminalità organizzata della provincia di Rimini, primo sostenitore del progetto “per diffondere la cultura della legalità sul territorio e oltre”.