Riccione viale Ceccarini: FdI contro l’apertura di un negozio di caramelle
20 Giugno 2024 / Redazione
Preparativi in corso su viale Ceccarini per l’apertura di un negozio di dolciumi al posto di quello di Bata. Si tratta di un’apertura che aveva riscontrato le preoccupazioni dei commercianti.
Ora si unisce al coro Stefano Paolini, consigliere di Fratelli d’Italia.
“Povero viale Ceccarini, come ti hanno ridotto. I problemi relativi alla sicurezza persistono in attesa della divina provvidenza, ma ora si aggiungono autorizzazioni di aperture concesse senza il minimo criterio approfittando di una legge Bersani che consente al settore non alimentare di fare ciò che vuole. Prima che diventi una casbah, il salotto va preservato da ogni tipo di assalto: al posto di Bata calzature vediamo sorgere oggi un negozio di caramelle e dolciumi in stile minimarket.
Ma perché succede questo? Perché manca da sempre un piano del commercio e mancano anche limitazioni precise tali da frenare la possibile invasione di attività che non hanno nulla a che vedere con la tradizione del viale. Il non alimentare è alla mercé di chiunque a meno che il Comune non intervenga con dei deterrenti o, meglio con delle proposte, penso per esempio a qualche sconto su tasse varie nei confronti di chi apre nel segno della continuità e della tradizione. Noi siamo pronti a confrontarci con l’Amministrazione comunale suggerendo consigli per un Piano del Commercio che non può essere ancora dimenticato. Bisogna fare in fretta, però. Intanto intervenendo con limitazioni alle metrature nel quadrilatero del centro, dal porto a piazzale Cesare Battisti, pensando anche ad un dialogo con i proprietari dei negozi sui criteri di concessioni degli spazi in affitto proponendo incentivi a patto che si rispetti il tipo di merceologia che il centro e viale Ceccarini in particolare hanno sempre offerto.
E poi sollecitiamo maggiori controlli. Sappiamo per certo che esistono negozi che hanno murato il bagno: uno se ha necessità deve chiedere ospitalità altrove. Non è possibile e non è nemmeno legale. Ma chi deve intervenire per gli accertamenti del caso dov’è?”