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Domenica crollo delle temperature, si preannuncia un marzo movimentato


Riecco l’inverno, in Romagna neve anche in pianura


24 Febbraio 2023 / Roberto Nanni

Nonostante il calendario ci ricordi che, l’inverno, seppure quello meteorologico, stia imboccando la via del tramonto, l’atmosfera, che a fronte di tre mesi a disposizione, sembra voler riscattare la stagione fredda all’ultimo round. Ed è quello che meteorologicamente va delineandosi in maniera sempre più concreta nell’ultima parte del weekend, nonché gli ultimi giorni che chiudono un mese di febbraio che, a sua volta, ha visto ancora un volta prevaricare con maggior insistenza l’impronta dell’alta pressione, accompagnato, il più delle volte, da un clima che poco o nulla a che spartire con l’andamento stagionale.

Ma se da una parte, di pioggia in questi due mesi ne è caduta complessivamente poca in Emilia-Romagna, tanto meno neve sul nostro Appennino, a parte sporadiche eccezioni sulla Bassa Romagna, essenzialmente a causa della posizione intrinseca che è andata ad assumere la cupola anticiclonica sull’Europa occidentale nel corso di questo inverno, peggiorando lo stato di siccità in cui versavano già alcune zone dell’Emilia, sembra che nei prossimi giorni, e ancor meglio nella prima parte di marzo, si creino buone possibilità per quelle stesse aree di veder recuperare, almeno in parte, le tanto agognate precipitazioni.

Il compito di questa operazione sarà portato a termine dall’azione congiunta di due perturbazioni: un vortice depressionario in arrivo dalla Penisola Iberica alimentato da correnti umide verso lo Stivale e l’ingresso sui nostri bacini di un fronte artico continentale sostenuto da una massa d’aria molto fredda in discesa dalla Finlandia. Entrambi saranno in grado, entro domenica, di demolire la roccaforte della stabilità meteorologica, contribuendo ad un deciso cambiamento del tempo che avrà come comune denominatore il ritorno dell’inverno: con un brusco calo delle temperature, forti venti, pioggia e nevicate fino a bassa quota.

Venerdì: cieli in prevalenza molto nuvolosi per nubi medio-basse che si presenteranno perlopiù estese e consistenti, salvo parziali schiarite nel corso della giornata. Formazioni di foschie dense o locali banchi di nebbia sulle pianure centro-orientali e aree costiere al primo mattino e dopo il tramonto. Probabili deboli precipitazioni lungo i rilievi orientali in serata.

Sabato: giornata con cieli che si presenteranno sin dal mattino molto nuvolosi e associati a deboli piogge sparse, in moderata intensificazione dalla sera. Nel primo pomeriggio parziali alleggerimenti delle coperture nuvolose alternate a qualche temporanea schiarita saranno più probabili sui settori centro-occidentali della regione.

Domenica: cieli da molto nuvolosi a coperti con precipitazioni diffuse anche a carattere di rovescio temporalesco ma più intense lungo i rilievi. Vengono attese delle nevicate dapprima solo sule creste appenniniche ma con un repentino abbassamento della quota neve nel corso della mattinata, fino a raggiungere nel pomeriggio le zone di bassa collina o di pianura.

Tendenza per lunedì: cieli generalmente da molto nuvolosi a coperti con nevicate diffuse già a quote di pianura specie sulle aree centro-occidentali della regione e relativi settori appenninici.

Temperature: in temporaneo aumento sabato, con minime tra 6 e 9 gradi e massime tra 14 e 17 gradi e con valori superiori alla norma del periodo. In rapida diminuzione domenica, con minime intorno a 8/10 gradi e massime tra 2 e 4 gradi; valori inferiori alla norma del periodo. Venti: inizialmente deboli meridionali con temporanei rinforzi sul settore orientale in successiva rotazione e intensificazione da nord-est con rinforzi fino a burrasca sul settore orientale. Mare: mosso o molto mosso a fine periodo.

Quanto durerà questa fase fredda? Il tutto dipenderà dalla posizione del minimo di bassa pressione che andrà a formarsi nel Mediterraneo e da cui in sostanza dipenderanno le sorti del tempo. Una circolazione ciclonica che molto probabilmente proporrà a più riprese un tipo di tempo perturbato per buona parte di inizio della settimana, determinando delle precipitazioni nevose anche a quote relativamente basse e con un’attenuazione dei fenomeni solo verso fine periodo. Anche se dai primi giorni di marzo il flusso da Est sembra in parte interrompersi, favorendo nel corso della settimana una nuova espansione dell’anticiclone, le proiezioni sembrano mostrare però un periodo piuttosto movimentato per la nostra Penisola almeno fino a metà mese, caratterizzato da onde depressionarie che in più occasioni potrebbero raggiungerci portando nuovi eventi precipitativi. Insomma, nuove piogge e nevicate potrebbero tornare a cadere sul nostro territorio regionale, con quantitativi anche abbondanti in Appennino. Questa tuttavia non va intesa come una previsione vista la distanza temporale, ma sarebbe quello che ci potremmo aspettare da possibili conseguenze legate ad un evento in atto nella stratosfera polare e che potrebbe dare una mano a prolungare queste condizioni di spiccata dinamicità atmosferica nella prima decade di marzo.

Roberto Nanni

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