Doveva venire un illuminato rurale dell’agro riminese, per mettere attorno a un tavolo che non c’era, nella splendida ed iconica sala del Fulgor, quattro intellettuali del calibro di Alessandro Giovanardi, Davide Pioggia, Giuseppe Chicchi, Piero Meldini e l’istrionico e talentuoso Sandro Santini, per parlare, finalmente, della riminesità. Lo spettacolo ha appassionato e divertito i fortunati e selezionati spettatori, che per due ore hanno riempito il cinema caro a Fellini. Il pretesto era legato alla presentazione di “Ariminum”, il taglio bordolese identitario di un rosso riminese, che sente il respiro del mare e gode della protezione del Titano. E così ha iniziato il suo percorso la Cantina della Cultura della Tenuta Santini pronta ad ospitare e promuovere nuovi eventi, dove i relatori alzeranno il livello della asticella con sommo gaudio di chi verrà partecipare, perché il corpo e la mente non dovranno patire mai.
Rurali sempre,
Enrico Santini