HomeEconomia e LavoroRimini, 71 domande per il pacchetto da 200mila euro a sostegno delle imprese

Nel 2022 il totale delle nuove aperture è stato di 29 pubblici esercizi, balzo in avanti di start up, imprese femminili e giovanili


Rimini, 71 domande per il pacchetto da 200mila euro a sostegno delle imprese


3 Febbraio 2023 / Redazione

Con la fine del mese di gennaio si sono conclusi i termini per presentare le domande per il bando di sostegno delle imprese e dello sviluppo economico “SISE 2022” per il quale sono stati stanziati complessivamente 200mila euro.

Sono state 71 le domande presentate per accedere al pacchetto di misure messe in campo dal Comune di Rimini a sostegno del settore commerciale e produttivo, suddivise tra diverse “finalità” il cui tratto comune è di tendere al sostegno di attività imprenditoriali nuove oppure radicate da tempo, e allo sviluppo economico del territorio.

La fotografia che emerge andando ad analizzare le domande vede un rilevante balzo in avanti di quelle arrivate da parte di nuove attività imprenditoriali (start up) il cui sviluppo entra a pieno titolo tra le priorità dell’Amministrazione comunale. Il numero di domande pervenute per quanto riguarda la Finalità 1 (Start-up di impresa) è di ventuno richieste, il doppio rispetto all’ultimo anno della No Tax Area, di cui il bando Sise è la naturale prosecuzione, quando erano pervenute 11 domande. La scelta delle priorità operata dalla Giunta con le “Linee Guida SISE 2022 – 2026” è stata dunque premiata dalla risposta delle imprese: ciascuna delle quattro “configurazioni” ha centrato l’obiettivo e in particolare quella dedicata allo sviluppo dell’imprenditoria femminile che ha contato 11 domande. Quattro sono le domande sotto il “sostegno all’imprenditoria giovanile” e tre ciascuna sono andate alla “valorizzazione del centro storico e dei borghi” e dei “centri di sviluppo” del cosiddetto “forese”. La ripartizione per settori di nuove attività vede una netta prevalenza degli esercizi di somministrazione (10), specie i bar, seguiti da quelli di commercio in sede fissa (4) e da quelli dalla eterogenea categoria dei “servizi” (4: autotrasporto, odontoiatria, mediazione immobiliare, acconciatura). Sono rappresentati anche il settore ricettivo (2 domande di alberghi) e l’artigianato (1, una gelateria da asporto). Le start-up che accedono al pacchetto SISE hanno titolo a richiedere il contributo massimo di 5.000 euro per altre due annualità dopo la prima, quindi per un totale (potenziale) di 15.000 euro di contributo.

Per quanto riguarda la Finalità 3 (sostegno alle botteghe storiche) sono state ricevute 49 domande, pari al 70% delle botteghe iscritte (sono 70 in totale), mentre la Finalità 2 (cessione in comodato gratuito di unità immobiliari sfitte a organismi non commerciali del terzo settore) è stata quella che ha visto pervenire il numero più basso di richieste, con una sola domanda.

“La scelta delle priorità e del potenziamento della misura operata dalla Giunta – sottolinea Juri Magrini, Assessore alle Attività Economiche – è stata premiata dalla risposta delle imprese. Soprattutto per quanto riguarda il supporto alle nuove imprese del nostro territorio. Queste misure concrete innescano quel circolo virtuoso a sostegno del commercio che sta dando risultati importanti come si può vedere anche leggendo il dato 2022 sull’apertura dei pubblici esercizi sul territorio comunale che vede finalmente un importante saldo positivo fra nuove aperture e chiusure. Nel 2022 il totale delle nuove aperture è stato di 29 pubblici esercizi (di cui 9 in centro storico e 18 sul lungomare), mentre il totale delle cessazioni è stato di 20 attività (di cui 5 in centro storico e 9 sul lungomare) con un saldo positivo di 9 attività. Un dato in controtendenza che spinge a proseguire nell’attività di sostegno delle imprese, comprese le nuove attività economiche che contribuiscono in modo diretto e virtuoso alla riqualificazione e allo sviluppo di alcune aree del territorio comunale lontane dal centro, che possono essere caratterizzate da una minore presenza commerciale e produttiva. Unica nota dolente è quella che riguarda la riattivazione di spazi sfitti con una sola domanda per accedere agli incentivi messi a disposizione”.