Rimini, Alessandro morto dopo parto in casa, i genitori chiedono di non archiviare
25 Novembre 2024 / Redazione
La storia di Alessandro, il neonato deceduto dopo un travagliato parto in casa assistito da due ostetriche, continua a far discutere. I genitori del piccolo, Federica Semprini Pironi e Marco Pirini, non si arrendono e chiedono al giudice di non archiviare l’inchiesta, convinti che le professioniste abbiano commesso degli errori che hanno portato alla morte del loro figlio.
Il dramma si è consumato il 5 novembre 2022. Nonostante le complicazioni durante il parto, le ostetriche avrebbero minimizzato la situazione e ritardato il trasferimento in ospedale, secondo quanto sostengono i genitori. “Restiamo convinti che se avessero agito diversamente Alessandro sarebbe qui con noi”, afferma la coppia.
La Procura di Rimini, sulla base di una perizia, ha chiesto l’archiviazione, ritenendo che non ci sia un nesso diretto tra la condotta delle ostetriche e il decesso del neonato. Tuttavia, la perizia stessa ha evidenziato alcuni errori professionali commessi dalle due donne.
Le accuse dei genitori
Secondo i genitori di Alessandro, le ostetriche avrebbero violato le linee guida, ritardando il trasferimento in ospedale nonostante le insistenze del padre. Inoltre, non avrebbero somministrato la terapia antibiotica necessaria e non avrebbero chiamato il 118 per un trasporto sicuro in ospedale.
L’avvocato della famiglia, Piero Venturi, sottolinea come sia mancata una diagnosi tempestiva del prolungamento del parto e che le ostetriche avrebbero dovuto intervenire prima per evitare il tragico epilogo.
La richiesta di giustizia
I genitori di Alessandro chiedono che sia fatta luce su quanto accaduto e che le responsabilità siano accertate. “Vogliamo che questa tragedia non sia stata vana”, afferma Marco Pirini. “Altre mamme ci hanno contattato raccontando esperienze negative con le stesse ostetriche. Vogliamo che venga fatta giustizia per Alessandro e per tutte le altre donne che potrebbero trovarsi in una situazione simile”.
L’ultima parola spetterà al giudice di Rimini, Vinicio Cantarini, che dovrà decidere se accogliere la richiesta di archiviazione della Procura o se disporre l’apertura di un processo a carico delle due ostetriche.
Il dibattito sul parto in casa
Il caso di Alessandro riaccende il dibattito sul parto in casa. Se da un lato c’è chi sostiene il diritto delle donne di scegliere dove partorire, dall’altro emergono i rischi legati a questa pratica, soprattutto in assenza di un adeguato monitoraggio e assistenza.