La polizia scientific ha trovato altre macchie di sangue durante uno dei sopralluoghi nel garage di via del Ciclamino a Rimini, dove Pierina Paganelli è stata accoltellata a morte la sera del 3 ottobre.

Le tracce partono a 50 metri dal punto in cui è stato trovato il corpo  proseguono fino alla porta tagliafuoco che conduce alle scale di un altro civico dello stesso condominio, dove si trova anche l’appartamento del padre di Manuela e Loris. Da quanto emerge nelle ultime ore, sono almeno 27 i fendenti inferti dall’assassino alla 78enne.

Vicino al box del consuocero sono state trovate altre trace di sangue poi attribuite ad una bambina che si era fatta male.

Nell’appartamento del papà della nuora di Pierina, Manuela, in uso anche a suo fratello Loris, sono stati inoltre sequestrati due asciugamani e tre fazzoletti con tracce di probabile sostanza ematica, ovvero sangue, che andranno verificati, oltre a campioni di materiale biologico e liquidi di ristagno.

I reperti in queste ore vengono analizzati a fondo nei laboratori della Scientifica di Roma.

A Loris Bianchi la Polizia aveva sequestrato anche Pc e smartphone. A lui, alla sorella Manuela Bianchi nuora della vittima e all’amante di lei Louis Dassilva erano stati prelevati anche dna e prese le impronte digitali e le misurazioni corporee. I fratelli Bianchi e Dassilva sono considerati al momento i sospettati del delitto ed è emerso che i rapporti tra loro tre e Pierina Paganelli fossero in crisi, pare anche a causa della relazione extraconiugale di Manuela Bianchi, sposata con il  figlio della vittima Giuliano Saponi, già vittima di un misterioso incidente che l’aveva ridotto in fin di vita all’alba del 7 maggio. Nei prossimi giorni Saponi tornerà a vivere con la moglie Manuela.

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