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In occasione delle celebrazioni degli ottocento anni dalla presenza di S. Antonio a Rimini


Rimini. “Antonio, il Santo dei miracoli”. Giovedì Oratorio alla Chiesa dei Servi


26 Giugno 2023 / Redazione

Giovedì 29, alla Chiesa dei Servi, alle 21, “Antonio il Santo dei miracoli”, Oratorio per voci, coro e orchestra.

S. Antonio hai smesso di parlare ai pesci. Mi dispiace. Vi prego, fatelo parlare ancora Tonino Guerra”. Il testo narrativo in versi è tratto dall’opera pubblicata con l’omonimo titolo Antonio dei Miracoli di Giampiero Pizzol edita da Itaca libri nel 2006, illustrata dal pittore spagnolo Arcadio Lobato.

In essa viene raccontata la drammatica vita del Santo a partire dalla natìa Lisbona fino all’avventura africana, il naufragio in terra di Sicilia, l’incontro con Francesco ad Assisi e la rivelazione del grande talento di Antonio come uno dei più grandi predicatori di tutti i tempi, di cui resta la preziosa raccolta dei sermoni.

Il testo evidenzia in modo specifico la presenza di Antonio a Rimini nel 1223 in occasione dei due primi e famosi miracoli di cui è rimasta testimonianza nella storia: la predica ai pesci al Porto e la sfida della Mula sulla pubblica Piazza. In seguito vi si parla della missione a Padova e della morte nella vicina località di Camposampiero dove a tutt’oggi è venerato come patrono.

Dunque un affresco vivo che rende un’immagine non devozionale, anche se vale ricordare che Antonio è il santo più conosciuto al mondo, ma il profilo contemporaneo di un uomo alla ricerca della Verità e appassionato alla comunicazione di quel Vangelo in cui sono racchiuse le parole più vitali e necessarie alla società di ieri come a quella di oggi.

L’oratorio è pensato musicalmente in una forma dinamica, quasi scenica; il Santo è impersonato da un baritono a cui fa eco una voce recitante mentre, per le parti liriche e poetiche dei Sermoni di Antonio, il soprano interviene quasi “staccandosi” dal coro incarnandone in tal modo la parola e l’anima che ad essa è sottesa.

In questa realizzazione l’orchestra è formata da otto strumenti: flauto, oboe, clarinetto, tromba, pianoforte, percussioni, violoncello e contrabbasso a cui si aggiunge l’organo nell’Epilogo.

Il coro fa parte di A.L.I.V.E. Accademia Lirica di Verona, diretto dal maestro Paolo Facincani.

Solisti: Gianandrea Navacchia baritono, Maria Vittoria Caputo soprano, Giampiero Bartolini attore.

La durata dell’Oratorio è di 60 minuti.

A.LI.VE. Accademia Lirica di Verona è nata nell’ottobre del 2000. Il coro di voci bianche è composto da circa sessanta cantori, in età compresa tra i 7 e i 14 anni, che si esibiscono in diversi organici. Il coro ha collaborato con la Fondazione Arena di Verona e si è esibito in Arena e al teatro Filarmonico in varie produzioni operistiche (Carmen, Tosca, Turandot, Pagliacci, La Bohème, Macbeth, Mefistofele, Otello, Gianni Schicchi, La Gioconda) e vari concerti (Resurrexi, Terza Sinfonia di G. Mahler, Carmina Burana, Chichester Psalms, Messa di Gloria di P. Mascagni, Christus di F. Liszt). Si è esibito al Quirinale e in Sala Paolo VI in Vaticano. Ha cantato con Elisa (Tour YVI I & II), ai Wind Music Awards (diretta Mediaset dall’Arena di Verona), al concerto di Al Bano e Romina Power (diretta Rai dall’Arena di Verona). Ha eseguito numerose prime esecuzioni teatrali (La Fiaba di Aida, La leggenda di Nabucodonosor, Il segreto di Mozart, Undicizerodue, L’Albero, Il nodo d’amore Sognando Shakespeare, A spasso per Verona, Un Re un papero e un nano, Felici & Cantanti: il musical delle fiabe) e concertistiche (Il Racconto della Passione, L’Oratorio della Speranza, La Messa dei ragazzi, Via Pastorum). Ha collaborato con il Comune di Verona Assessorato all’Istruzione per portare il proprio know-how nelle scuole con i progetti della Rete Musica. Ha cantato per diverse organizzazioni benefiche (Abeo, Abio, Avisb, Unesco, Save the Children, Istituto Don Calabria, Istituto Stimate, Aiutiamoli a vivere onlus, Istituito Salesiano Don Bosco, Pronto soccorso pediatrico Ospedale di Borgo Trento di Verona, Casa di Bambini Gesù di Betlemme, Croce Rossa Italiana, Orfanotrofio Mojo in Uganda, Associazione Paolo Zorzi ONLUS di Milano).

Alessandro Spazzoli ha studiato composizione diplomandosi con lode al Conservatorio di Cesena. Sue composizioni sono state pubblicate da Ricordi, Carisch, Ut Orpheus (Italia) e Habanera (Francia), registrate da Tactus, Dotguitar, EMA Vinci e Bottega Discantica ed eseguite in Italia, Francia, Spagna, Germania, Austria, Romania, Estonia, Lituania, Messico, Stati Uniti e Giappone.

Ha ricevuto il premio “Chitarra d’oro” per le sue composizioni chitarristiche al 27° Convegno internazionale di chitarra di Milano. Diplomato in flauto al Conservatorio di Bologna, si è perfezionato con Severino Gazzelloni e Mario Ancillotti. È titolare delle cattedre di Flauto e

Composizione all’Istituto Musicale A. Masini di Forlì ed è direttore del corpo bandistico cittadino.

Giampiero Pizzol come drammaturgo scrive oltre trenta opere in prosa e in musica, monologhi e fiabe messe in scena da numerose compagnie. Per il cabaret, dopo il premio Walter Chiari ’94, partecipa a Zelig Off nel 2004 e ad altri programmi Radio e TV con vari personaggi scrivendo testi per diversi comici. Per il teatro ragazzi elabora, per varie compagnie, oltre cinquanta fiabe teatrali tra cui I Musicanti di Brema, vincitore del Premio ETI Stregatto 2004 e Puck vincitore del Festival di S. Elpidio. Collabora con compagnie italiane e straniere (il Teatro delle Briciole, Il Buratto, Accademia perduta, Bjorne teatret in Danimarca) e con numerose manifestazioni, tra cui Ravenna Festival per cui scrive il libretto d’opera ispirato alla leopardiana Guerra dei topi e delle rane con musiche di Alessandro Spazzoli. Recentemente ha portato in scena Manalive di G.K. Chesterton e Thomas More di W. Shakespeare con la regia di Otello Cenci con cui realizza anche la sceneggiatura del film La Sorpresa presentato a Bologna nel 2021. Con il compositore Alessandro Nidi crea opere in musica: A piedi scalzi – Edith Stein, Teresa de Jesus, Lagerblok, La Rosa Bianca.

Vince il Festival del Teatro Sacro con Il Vangelo visto da un cieco nel 2009 e nel 2011 con Lazzaro vieni dentro. Come autore letterario pubblica con varie case editrici, in particolare per l’editrice Giunti cinque fiabe per ragazzi: Il volo delle rondini, Un pizzico di sale, La pecora arrabbiata, Il principe pittore e Ali di farfalle. Per l’editrice Mimep: Il mio nome è Pietro, Piccolo grande Paolo, I due di Emmaus, L’albero di Zaccheo, Grazie dottor Pampuri, A come amore. Per Itaca: Giuseppe il falegname, Antonio dei miracoli, Un uomo di nome Francesco. Per Coccolebooks: Natale bambino.

Per Ares: Quell’asino di un bue. Per Cartacanta: Il cavallo King. Elabora inoltre due manuali di didattica per il teatro dal titolo Il senso dei cinque sensi (Itaca libri) e Strade di parole (Edizioni Corsare). Insieme ad altri artisti fonda l’ensemble Compagnia Bella con cui collabora attualmente.

Gianandrea Navacchia, baritono, si è laureato con il massimo dei voti in canto rinascimentale e barocco presso il Conservatorio G. B. Martini di Bologna e in canto lirico presso il Conservatorio A.

Boito di Parma con Romano Franceschetto. Ha frequentato anche le masterclass tenute da Claudio Desderi presso la scuola di musica di Fiesole. Vincitore del Concorso Primo Palcoscenico di Cesena nel 2016 e del Concorso lirico Città di Ferrara debutta nell’aprile 2017 nel ruolo di Papageno in Die Zauberflöte di W. A. Mozart al Teatro Comunale C. Abbado di Ferrara con la direzione di Giulio Arnofi e la regia di Maria Cristina Osti, spettacolo ripreso anche l’anno successivo. Nel repertorio sacro ha cantato numerose messe e oratori, da Monteverdi a Britten mentre il suo repertorio di musica da camera che comprende autori quali Mozart, Beethoven, Rossini, Schubert, Schumann, Mendelssohn, Brahms, Fauré, Wagner, Strauss, Mahler, Ravel, Britten, Tchaikovsky, Dallapiccola e Tosti. Ha eseguito Pulcinella di I. Stravinskij per l’Accademia Chigiana di Siena sotto la direzione di Daniele Rustioni, Il Conte Ugolino di G. Donizetti a Parma, i cicli completi di Winterreise di F. Schubert e Dichterliebe di R. Schumann per Emilia Romagna Concerti e Rencesvals di L. Dallapiccola per il Maggio Musicale Fiorentino. Ha collaborato con Daniele Gatti per la realizzazione delle opere La Serva Padrona di G. B. Pergolesi, L’occasione fa il ladro e Il Signor Bruschino di G. Rossini presso l’Accademia Chigiana di Siena, ricoprendo rispettivamente i ruoli di Uberto, Don Parmenione e Gaudenzio. Sempre per l’Accademia Chigiana, nel 2022, si è esibito in concerti-tourneé ad Al-Kuwait, a Parigi e a Gorizia. Ha interpretato il ruolo di Amfortas nel Parsifal di Richard Wagner a Cesena nel 2015 e nel 2021, curandone anche la regia.

Maria Vittoria Caputo è una giovane solista di 16 anni, si è formata in A.LI.VE. dove ha cantato sin da piccola nel coro di voci bianche partecipando a tutte le produzioni e i concerti del coro e spesso esibendosi in parti solistiche. Da tre anni sta studiando canto lirico con la Maestra Daniela Cavicchini ed è seguita nello studio degli spartiti dal Maestro Paolo Facincani. Ha in repertorio brani di F. P. Tosti, V. Bellini, G. D’Anzi, P. Pachera già eseguiti in concerto.

Giampiero Bartolini è attore, speaker e doppiatore. Ha iniziato la carriera di attore negli anni ’90 prendendo parte a numerosi spettacoli prodotti da Elsinor Teatro Stabile di Innovazione. Ha dedicato grande impegno al Teatro Ragazzi, fondando Compagnia Bella che produce da 20 anni spettacoli per scuole e famiglie, e al Teatro Comico collaborando con registi come Angelo Savelli di Pupi e Fresedde di Firenze. Nel 2004 ha partecipato al film Ogni volta che te ne vai con Fabio De Luigi. È intervenuto in TV ad alcune puntate di Camera Café e Piloti.

Dal 2000 svolge attività legate al mondo della radio e lavora come speaker pubblicitario con Spot e voice over per Netflix, video promozionali, audio libri, fiabe sonore, documentari.

Paolo Facincani, pianista, direttore e didatta. Ha diretto l’orchestra della Fondazione Arena di Verona e i I Virtuosi Italiani. Ha diretto diversi cori (misti, a voci pari e voci bianche) in vari repertori (dal gregoriano al repertorio moderno e popolare). Ha diretto molte prime esecuzioni.

È stato docente nella scuola primaria di I e II grado, nei Conservatori di Verona e di Castelfranco Veneto. È stato coordinatore della Rete Musica del Comune di Verona (Assessorato all’istruzione) per i progetti musicali che hanno coinvolto migliaia di alunni delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie. Collabora con la Fondazione Arena.