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In particolare da parte dei neogenitori e dei genitori di figli in età adolescenziale.


Rimini, aumentano le richieste di consulenza genitoriale


9 Gennaio 2023 / Redazione

In aumento le richieste di consulenza da parte dei neogenitori e per la gestione delle difficoltà che attraversano il mondo dell’adolescenza: i numeri del Centro per le Famiglie. 15% di ingressi in più rispetto al 2020. Assessore comunale Gianfreda: “L’assetto delle famiglie si è modificato nel tempo, così come l’insieme di esigenze dei ragazzi e di chi ha figli” 

 

1153 corsi preparto, 1207 richieste per lo sportello Informafamiglie e 752 presenze ai gruppi o incontri dedicati alle tematiche dell’adolescenza: sono queste le attività più ‘gettonate’ dall’utenza che si rivolge al Centro per le Famiglie del Comune di Rimini, un ufficio dedicato alla crescita, alla consulenza e al sostegno dei ragazzi e dei genitori, che nel corso del 2021 ha chiuso l’anno registrando circa 5300 accessi, che a livello percentuale denota un incremento del 14,5% rispetto al 2020. Appena fuori dal ‘podio’ anche le attività riferite ai neogenitori (533 accessi) e i corsi e gruppi aventi per oggetto la costruzione del legame adottivo (403). Seguono i progetti in rete (306), i laboratori (272), le mediazioni familiari (264), le consulenze genitoriali (229) e gli incontri a cadenza mensile sulle tappe di sviluppo dei bambini (161). Il Centro per le famiglie, in sinergia con l’azienda Usl dell’Emilia-Romagna – Distretto di Rimini, organizza anche dei percorsi e degli incontri ad hoc per le future madri dove soltanto nel 2021 hanno preso parte 1153, il 40% in più rispetto al passato.  

“Una panoramica numerica che testimonia la centralità del Centro per le Famiglie – è il commento di Kristian Gianfreda, Assessore alla Protezione sociale e alle Politiche per la salute del Comune di Rimini -, che si configura un importante luogo di riferimento per le famiglie, che lì possono trovare professionisti capaci di dare indirizzarle, sostenerle e orientarle all’interno dei servizi e delle opportunità che l’amministrazione mette in campo per affiancare i genitori prima e dopo la nascita dei figli”. “Un punto che rappresenta anche un sentore fondamentale per analizzare e capire più nel dettaglio come sta cambiando la composizione delle famiglie e come evolvono le specifiche esigenze di chi ha figli: una serie di informazioni che sono fondamentali per strutturare e programmare i progetti e le attività del Comune di Rimini che attengono all’ambito familiare – aggiunge l’Assessore – Tra gli aspetti da rilevare, per esempio, il sensibile aumento delle attività dedicate ai neogenitori su come gestire i primissimi anni di vita dei nascituri (sono sempre di più anche i padri che vi partecipano) e, in parallelo, l’ampia partecipazione da parte delle famiglie riminesi sugli incontri concernenti i temi dell’adolescenza e della preadolescenza, con particolare riguardo alle questioni che afferiscono problemi di ansia, difficoltà ad uscire, oltre all’aumento delle consulenze per la gestione dei social e dei cellulari e ciò che ne consegue all’interno delle relazioni familiari. Il bonus psicologico che abbiamo promosso come Comune di Rimini, ad integrazione di quello definito a livello nazionale dal Governo, ha trovato nel Centro un buon utilizzo. A diminuire, nel corso degli anni, invece, le consulenze di coppia, a fronte di un’impennata di separazioni soprattutto da dopo la crisi economica nazionale del 2008-2009, il che suggerisce che anche le questioni connesse a difficoltà economiche sono un detonatore di crisi coniugale. L’assetto e di conseguenza le preoccupazioni delle famiglie nel tempo hanno subito trasformazioni, ed è per questo che per chi rappresenta le istituzioni è importante contare su realtà come il Centro per le Famiglie così da essere aggiornati sui cambiamenti in atto e avere un link diretto con i genitori e ragazzi”. 

“Ci tengo a ringraziare la direttrice Elena Nati e le operatrici della Coop Millepiedi per il loro lavoro essenziale e per la loro assoluta professionalità. L’auspicio è quello che il Centro diventi un caratterizzi sempre di più come un punto di riferimento anche per le famiglie più in difficoltà, difficili da raggiungere”, conclude Gianfreda.