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Arrivano i ponti e i prezzi s'impennano, Federconsumatori: "Delle promesse elettorali sulle accise non c'è più traccia"


A Rimini benzina mai così cara da sei mesi


9 Aprile 2024 / Redazione

Il prezzo della benzina anche a Rimini raggiunge il livello massimo da sei mesi: attestandosi mediamente a 1,915 euro al litro al self. Non va meglio per il diesel, che raggiunge quota 1,815. Inavvicinabili i prezzi al servito e quelli in autostrada.

La denuncia è di Federconsumatori Rimini: “Rincari elevatissimi che pesano sulle tasche degli automobilisti, specialmente ora che, con il bel tempo, molte famiglie si organizzano per qualche trasferta fuori porta. Si tratta di prezzi che si attestano ben al di sopra di quanto dovrebbero: tenendo conto sia dell’andamento del costo del petrolio che dell’andamento del cambio Euro/Dollaro, la benzina registra un sovrapprezzo di ben oltre i 6 centesimi al litro, il gasolio addirittura di 9 centesimi al litro. Questo si traduce in aggravi estremamente rilevanti: solo in termini diretti, per il carburante, considerando 2 pieni di benzina da 50 litri al mese, un automobilista spende, a causa di questi sovrapprezzi +75 euro annui. Per quanto riguarda il diesel va anche peggio: considerando circa 1 pieno e mezzo da 50 litri al mese, il maggiore carico in termini diretti ammonta a +83,00 euro annui”.

“A destare forte preoccupazione – prosegue l’associazione – sono anche i rincari indiretti, visto che nel nostro Paese le merci sono trasportate per circa l’84% su gomma: secondo i nostri calcoli, con tali sovrapprezzi, si determinano ricadute di +79,70 euro annui a famiglia. C’è da segnalare che la situazione geopolitica rimane molto grave con due guerre che insistono in aree forti dal punto di vista della produzione. Inoltre il peso delle tasse sul prezzo del carburante si fa sentire pesantemente ben oltre il 50% del prezzo finale della benzina e diesel. Il governo aveva posto come priorità elettorale l’intervento sulle accise, ma di tutto ciò non vi è traccia”.

“Questi rincari rischiano di costringere le famiglie ad ulteriori rinunce e sacrifici. Per questo è necessario intervenire per arginare, da subito, questa nuova corsa al rialzo: – monitorando eventuali fenomeni speculativi; – operando un taglio delle accise sui carburanti, immediato e congruo, oppure definendo un’accisa mobile realmente efficace; – scorporando le accise dall’applicazione dell’IVA sui carburanti: da tempo sottolineiamo quanto sia insopportabile e iniqua l’imposizione di una tassa su un’altra tassa. Soprattutto, è necessario che il Governo non abbandoni i cittadini anche su questo fronte, come ha già fatto, troppo prematuramente, su quello di energia elettrica e gas”, conclude Federconsumatori.