HomeCronacaRimini, chirurgo assolto dall’accusa di truffa ma dovrà risarcire paziente

La vicenda risale al 2017 quando una 46enne si era rivolta al medico per un problema al polso


Rimini, chirurgo assolto dall’accusa di truffa ma dovrà risarcire paziente


7 Gennaio 2025 / Redazione

Si è concluso con l’assoluzione per lieve tenuità dei fatti, ma con l’obbligo di risarcire le spese legali e una provvisionale, il processo che ha coinvolto un noto chirurgo riminese 71enne, accusato di truffa nei confronti di un paziente 46enne. I fatti risalgono al 2017, quando la donna si era rivolta al medico per un problema al polso. Inizialmente insoddisfatta, aveva consultato altri professionisti, salvo poi tornare dal chirurgo, rinomato esperto della patologia. Dopo una prima operazione, il medico le aveva comunicato la necessità di un secondo intervento, dichiarato più complesso.

Secondo la paziente, il chirurgo le avrebbe detto che il secondo intervento non poteva essere effettuato presso il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) e avrebbe proposto un regime privatistico con un costo di circa 9.000 euro. Tuttavia, la clinica aveva specificato che l’operazione era eseguibile anche in regime di accreditamento SSN, ma il medico aveva optato per proporla come intervento privato.

Il chirurgo, difeso dall’avvocato Piero Venturi, ha negato ogni accusa, affermando di non aver mai escluso l’intervento dal regime convenzionato. Ha spiegato che la complessità e i costi elevati dell’operazione rendono improbabile la sua realizzazione in convenzione, dato che le cliniche preferiscono interventi meno onerosi per rientrare nei tetti di spesa pubblica.

Il giudice monocratico ha rilevato che il chirurgo avrebbe fornito dichiarazioni fuorvianti alla paziente, inducendola in errore. Tuttavia, considerando l’incensuratezza del professionista e la lieve entità del fatto, lo ha assolto. Il medico è stato però condannato al pagamento di una provvisionale di 5.000 euro al paziente, costituitasi parte civile con l’avvocato Michele Vaira, oltre a 4.000 euro per le spese legali.